Google sa tutto…anche come farti ritrovare il cellulare

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Ritrovare il cellulare grazie a Google

Come visto nel precedente articolo Sapevi che Google sa tutto di te? (anche se hai l’amante…) la nostra privacy è ormai poco… privata a causa della localizzazione del cellulare tramite GPS e reti wi-fi.

Tuttavia, essere stati privati della privacy (bella questa) può non essere necessariamente un male. Dipende da come si può sfruttare la faccenda…e da chi lo fa, è chiaro.

“Google sa tutto di me… ma mi conviene NON disabilitare la localizzazione del mio smartphone? Può aiutarmi mica a ritrovare il cellulare?!”

Siamo d’accordo, non è affatto piacevole essere seguiti. Ma la localizzazione può essere molto utile. 

Come?

Mettiamo caso tu perda il telefono. Oppure te lo rubino.

Esistono delle app per tracciare la posizione e dunque aiutare a ritrovare il cellulare (come Prey anche per iOS e PC, o Cerberus per Android), fungendo da “antifurto satellitare”. Il problema è che per usarle

  1. devi essere previdente (“Ma io non perderò mai il telefono!”)
  2. devi passare venti minuti a settarla (“In venti minuti posso vedermi mezzo episodio di Breaking Bad e dovrei impiegarli per un’app?!”)
  3. devi controllare periodicamente che funzioni (da quanto non controlli acqua e olio nella tua auto…?)
  4. devi sperare funzionino al momento giusto (altrimenti oltre al danno avrai la beffa di aver perso mezza puntata di Breaking Bad)

Visto che in pochi sono così previdenti e in molti sono afflitti da rimorso quando vogliono ritrovare il cellulare dopo averlo perso, la buona notizia è che c’è un Piano B legato proprio alla geolocalizzazione di Google.

Accedendo alla Cronologia delle posizioni Google, già descritta in toni non molto piacevoli in questo precedente articolopotrai verificare dove si trova (nel primo caso) o dov’è stato avvistato l’ultima volta (nel secondo caso).

Se poi il ladro è tonto e non lo spegne nemmeno, puoi andarlo a trovare a casa. Con la polizia, ovvio, ma fare tutto da solo. Come scritto da Angelo in un commento, certa gente non ha studiato a Oxford ;)

Ancora più probabile tu possa ritrovare il cellulare in uno dei vari mercatini dell’usato (altrui) che si trovano in certi quartieri di molte città.

A questo punto sta ad ognuno decidere se limitare i dati condivisi con Google o mantenere la propria privacy. Nel primo caso possiamo avere un aiuto in certi frangenti, nel secondo recuperiamo parte della riservatezza con cui siamo cresciuti, quando i cellulari ancora non esistevano e tutti davano per scontato che, usciti di casa, sarebbero tornati sani e salvi.

Tu cosa pensi al riguardo? Lo spazio commenti è tutto tuo.

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2 comments

az2012 24 Novembre 2015 - 02:23

Avresti dovuto correggere l’articolo (fallo!) avvisando che andare a trovare il ladro a casa puo’ essere molto pericoloso, di solito non hanno studiato ad OXFORD ne sono stati educati dai padri Scolopiti ….
Saranno felici di accoglierti, ma non so cosa potrebbero regalarti per maniferstare la gioia di vederti!

Occorre recarsi alla Polizia e solo con loro, semmai, compiere la visita.
Il problema e’ dato proprio dal fatto che il sistema da te descritto funziona!

La Polizia e’ oramai subissata di richieste di questo tipo di interventi e non piu’ sollecita ad intervenire come
invece accadeva nei primi tempi. C’e’ da comprenderli, forse hanno qualcosa di piu’ importante da fare …
ed infine questo tipo di intervento non e’ che sia una passeggiata anche per loro, va fatto con la dovuta prudenza, recuperndo informazioni ecc. ecc. Ed il piu’ delle volte quando si arriva a destinazione il cellulare
non c’e’ piu’ e’ stato disattivato, smontato e quanto altro.

Molto utile al contrario per sapere se lo hai perso, l’hai lasciato in macchina o a casa dell amante.

Reply
Massimo Cappanera 24 Novembre 2015 - 14:37

Angelo, darti torto è un po’ complicato…ho aggiornato l’articolo, eh eh. Ovvio che era sottinteso non farsi giustizia da soli ;)

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