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Prime Day Amazon: veri affari o finti sconti? 5 modi per capirlo

amazon prime day 2018

Sommario dell'articolo

Qualche mese fa avevo scritto un articolo su Amazon Prime per cercare di capire se convenisse pagare circa venti euro l’anno per avere la spedizione gratuita senza spesa minima, accennando alla possibilità di usufruire di sconti in anteprima o addirittura in esclusiva durante alcuni momenti dell’anno. Se non l’hai ancora letto, provvedi adesso e poi continua la lettura di questo, sarà tutto molto più chiaro.

Il Prime Day Amazon  è uno di quelli. Viene presentato come l’evento di sconti più grande di sempre, con 100.000 articoli in saldo e offerte ogni cinque minuti. Il tutto per gli utenti che hanno sottoscritto l’abbonamento Prime (guarda caso…non che ci sia niente di male, per chi fa più di 4-5 acquisti l’anno Amazon Prime è praticamente obbligatorio, altrimenti se ne vanno più soldi in spedizione che altro…).

Ok, tutto fantastico. Ma…

Come fare a distinguere gli sconti Amazon veri da quelli farlocchi?

Prima di scoprirlo, dovete sapere chi vende su Amazon. Immagino già la risposta:

“Uhm…Amazon!”

Nah. Tutti infatti credono che su Amazon venda solo…Amazon. In realtà nel suo immenso catalogo vi sono migliaia di venditori terzi (il 90% dei quali cinesi) che vendono tramite Amazon.

Quindi, quando cercate un articolo, vi ritroverete davanti tre possibilità:

1) “Venduto e spedito da Amazon”

Tradotto: Amazon lo vende e lo spedisce (ah, il mio dono innato della sintesi!). Quindi beneficiate delle garanzie che danno, del reso gratuito, della spedizione Prime e di tutte le altre belle robe che ti fanno cliccare come una scimmia impazzita sul tasto “Compra” anche se le cose non ti servono. Lo svantaggio è che se per esempio abitate su un’isola (incluse Sicilia e Sardegna) Amazon NON vi spedisce articoli che contengono batterie. Lo so, è folle, ma da qualche mese è così. Ma la cosa più folle la scriverò tra poco.

2) “Venduto da CicciPocci82* e spedito da Amazon”

* (o altro nome che spero vivamente non esista come CicciPocci82…anzi, ‘spe…oddio, esiste!) 

CicciPocci82 ha mandato alla sede di Amazon un tir dei propri articoli, lasciandole l’onore/onere di spedirli. Si beneficia di Prime, se qualcosa va storto te la vedi con CicciPocci82 (per quanto alla fine questi debba cedere, altrimenti Amazon lo depenna dalla lista…) e, udite udite, potete ricevere articoli con batterie anche se è Amazon a spedire. Perché? Perché se una batteria esplode e/o perde, corrode la confezione, fa gocciolare l’acido su un estintore e/o dell’esplosivo al plastico lasciato incautamente là vicino perché non si sapeva dove metterlo e ad esplodere è l’aereo cargo, è colpa di CicciPocci82 mica di Amazon.

3) “Venduto e spedito da CicciPocci82”

CicciPocci82 usa Amazon come un canale di vendita, un po’ come se vendesse su eBay per intenderci. Poi però spedisce in autonomia dai propri magazzini. In altri termini: niente Prime, possibilità di spese di spedizione extra (anche se a volte offrono anche loro quella gratuita), tempi di spedizione indefiniti (da tre giorni se la merce si trova in Europa a “n” settimane se si trova in Cina), resi controversi se il venditore è estero (immaginate di dover rimandare la roba in Cina…un po’ lo stesso problema di Wish) e così via. Alcuni venditori di questa categoria oscillano anche nella categoria precedente, dipende come gli vanno gli affari (lasciando che Amazon spedisca i tuoi prodotti è ovvio che le commissioni sono più alte e puoi permetterti di accettarle solo se le cose ti vanno bene).

Perché è importante sapere tutto ciò per capire se gli sconti Amazon sono veri o meno?

Semplice. Quando Amazon vende direttamente un oggetto è molto difficile faccia giochetti strani. Al massimo specifica come prezzo iniziale quello di listino che trovereste nei negozi, per poi tagliarlo e scrivere il proprio prezzo (il 90% delle volte inferiore al primo). Il risparmio è reale, visto che vendendo senza intermediari e con magazzini grandi tot volte i campi da calcio, possono abbassare i prezzi.

Diverso il caso in cui il venditore venda tramite Amazon. In quel caso si assiste allo stesso fenomeno del primo giorno di saldi in qualche negozio che vuole perdere clientela: un maglione sempre messo in vendita a 39 euro viene prezzato 89 euro e venduto in saldo a 45 euro. Una persona nota lo sconto del 50% ed è tentatissimo di acquistare un maglione con tale sconto, finendo per essere gabbato non poco.

Per la cronaca, è triste dirlo, ma buona parte dei venditori terzi fa questo giochetto. Per dire, si vedono cuffie bluetooth che hanno un costo di produzione di 5 euro prezzate a 99 euro e vendute realmente a 29 euro…E la gente le compra credendo che torneranno presto a 99.

E che c’entra il Prime Day Amazon?

Ancora più semplice. Come noterete (ora che lo sapete) durante i Prime Day o i Black Friday/Cyber Monday moltissime offerte sono di venditori terzi che fanno spedire la propria merce da Amazon, usufruendo così della spedizione Prime in 1-2 giorni.

Adottano quindi la seguente tattica:

Prezzo maggiorato: 99 euro

Prezzo di vendita: 49 euro

Prezzo scontato Prime Day: 45 euro

Uno mentalmente guarda il prezzo iniziale e quello finale, bypassa il secondo e dunque crede che lo sconto sia del 50%.

UAO, LO PRENDO!

Puoi farlo, ma guarda che lo sconto reale è solo del 10%, visto che quel prodotto è sempre stato venduto a 49 euro.

Come non farsi infinocchiare durante il Prime Day Amazon: 5 regole lampo

  1. se c’è il 50% di sconto (o oltre), non è uno sconto del 50% (o oltre)
  2. non fatevi prendere dalla foga perché il 20% (o qualunque altra percentuale) di quel prodotto è già stato preso! E’ tutta una tattica psicologica per velocizzare il vostro acquisto. Se poi vi serva o meno per davvero è un altro discorso.
  3. controllate se il prodotto è “venduto e spedito da Amazon” o “venduto da [nome venditore] e spedito da Amazon”. Nel secondo caso, rizzate le antenne e indagate in base a quanto vi ho spiegato.
  4. leggete le recensioni: se vedete un po’ troppi recensori professionisti (hai già letto il mio articolo in merito? Ti si aprirà un mondo. Clicca qui) si tratta di un’azienda che tende molto a fare i giochetti di cui sopra. Attenzione: questo NON significa che c’è una truffa in atto, che l’oggetto è di scarsa qualità o altra roba sospetta. Anzi, come dico sempre sarebbe poco furbo far recensire in modo professionale un oggetto di scarsa qualità…Dico solo che lo sconto non è affatto quello che appare.
  5. la regola aurea l’ho lasciata per ultima. Basterebbe solo questa per risolvere la questione. Usa Keepa!

Keepa…dove ho già sentito questo nome?

Ne avevo già parlato un paio d’anni fa. Leggi i tre articoli dedicati a questo meraviglioso strumento online (purtroppo solo per PC, l’estensione browser non gira su iPad ad esempio) che ti avvisa dei cali improvvisi di prezzo su Amazon, così da approfittarne prima che tornino ai livello standard. Tra le sue funzioni vi è anche il grafico con lo storico dei prezzi, veramente fondamentale.

Grazie a questo grafico, che vi appare direttamente nella pagina di ciascun prodotto una volta installate le estensioni per Firefox o Chrome (negli articoli spiego come fare, è semplicissimo), è possibile vedere l’andamento dei prezzi di un certo articolo. Credo sia inutile spiegarvi come usarlo per capire se uno sconto è farlocco o meno…

Cos’altro aggiungere? Buono shopping! :)

Uomo. Marito. Padre. Mi occupo di comunicazione sul web e marketing per professionisti e PMI. Scrittore per passione e narratore di aneddoti per diletto. Fedele al motto "Verba volant, scripta manent, internet docet".

5 commenti

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  • ho trovato il tuo articolo cercando info su keepa
    io lo uso da tempo lo consiglio anchio spesso ma…
    oggi mi sono accorto per caso che i prezzi del prime day di quest’anno non li ha tracciati (ho controllato più prodotti)
    i link li ho presi da siti internet che publicizzavano prodotti scontati

    domanda a qui non ho trovato risposta..

    • Ciao! Interessante, non me n’ero accorto…anche se riflettendoci ha anche senso: se lo sconto è davvero alto, segnalarlo andrebbe a sballare le statistiche medie (che sono quelle più utili), ma è solo una mia ipotesi.

  • mi permetto di suggerire la sesta regola:
    cercare lo stesso articolo su altri negozi online per stabilire, in media, il prezzo e lo sconto reale.
    A volte, se la denominazione dell’oggetto non rilascia molti risultati, faccio la ricerca anche su google immagini.
    Complimenti per il blog e gli argomenti trattati!
    Saluti!

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