Cultura digitale

Fidget spinner come cura per l’iperattività? Come no. Ma ecco perché ha successo.

fidget spinner cura per l'iperattività

Sommario dell'articolo

Premessa: uso la questione fidget spinner non per dire cosa sia o per fare “buzz” sull’argomento come tutte le testate italiane che non sanno cosa scrivere, quanto come scusa per togliermi qualche sassolino sulla psicologia sottostante alla commercializzazione di un prodotto che, oltre agli addetti ai lavori, tutti dovrebbero conoscere per evitare di essere presi in giro. Il web, in tal senso, amplifica ogni tecnica utilizzata e non a caso ho dedicato a ciò una serie di articoli nella sezione Web Marketing.

Chiunque vorrebbe una trottola fidget spinner come soluzione a tutti i mali

“Per favore, potrebbe parlare con nostro figlio di nove anni? Ha tutti i giochi che desidera, mia moglie che viaggia per lavoro gli porta ogni volta un regalo e io ogni giorno gli compro le figurine, i nonni lo riempiono di attenzioni, gli facciamo fare tutti gli sport che gli piacciono, voleva andare ad Eurodisney e dopo due ore abbiamo prenotato i biglietti e ha la casa piena di videogame. Ma è una scheggia impazzita! E soprattutto perché non ci vuole bene?

Storiella frutto della mia fantasia? Lo sembra, vero? Troppo folle, dai…Ma giuro che questa citazione è vera. E’ l’appello che mi venne fatto in passato quando venne fuori che avevo una laurea in psicologia (e dunque, per convenzione sociale, dovevo per forza avere un lettino freudiano a casa).

Tutto, dentro di me, spingeva per urlare

Dategli due schiaffi, toglietegli tutto e ricominciate a darglielo via via che si merita qualcosa. Comincerà a capire che il poco che ha va apprezzato e non potrà saltare da un gioco all’altro con lo stesso ritmo di un topo strafatto di cocaina, semplicemente perché non avrà mille alternative a cui non dare valore. E magari vi vorrà bene perché si sentirà contenuto. Un abbraccio ti limita i movimenti, ma ti fa sentire amato.”

Oddio, ho sbagliato mestiere…Uhm, dicevo…Ovviamente non lo dissi, non avrebbero capito perché se non ti rendi conto di quanto sia palese qualcosa, qualunque soluzione complessa si perde nel vento e, paradossalmente, ti scredita pure. Ma la lezione fu forte perché mi resi conto che tutti vogliono soluzioni

  1. economiche
  2. veloci
  3. che non richiedono chissà quale impegno personale

La trottola fidget spinner è tutto questo. Tranne per il fatto che sia una soluzione a qualcosa.

fidget spinner cura per adhd

Fidget spinner: la trottola per gestire iperattività e deficit d’attenzione. Come no.

 Dicevo…la trottola fidget spinner sulla carta è

a) economica: su Amazon si trova pure a 4 euro, un po’ di più per i modelli più trendy (fosforescenti, in stile Batman, in ceramica etc). Nelle varie bancarelle già la vedo a un paio di euro lungo tutta l’estate. Tra l’altro è uno dei prodotti con gli sbalzi di prezzo più elevati.

Del resto, a livello costruttivo, è una sciocchezza: un pezzo di metallo e cuscinetti a sfera. Se lo vendono a 99 cents, pensa quanto gli possa costare in produzione (pensa anche che qualunque prezzo superiore ai 99 cents è tutto guadagno)

b) veloce: non solo la trottola, anche il fatto che sia di uso immediato, senza chissà quale training o tentativi prima che “faccia effetto”

c) semplice: la compri e poi “fa tutto lei“.

In teoria, dunque, dovrebbe fungere da antistress e placare così l’atteggiamento da topo strafatto di cocaina dei bambini, risolvere il problema di quei ragazzetti di scuola primaria e media che vagano per la scuola come mucche in calore entrando nelle classi giusto per disturbare (“perché sono così intelligenti da annoiarsi” è l’interpretazione migliore che ho sentito) e, soprattutto, fungere da ausilio per chi invece ha difficoltà a concentrarsi pur essendo un bimbo bravo, buono ed ubbidiente.

fidget-spinner-contro-adhd cura per iperattività

La trottola fidget spinner nella realtà…

a) è economica tanto quanto basta da non avvalersi del diritto di recesso quando ti rendi conto che non fa più di una moneta fatta girare come una trottola sul tavolo (anzi, ti occupa pure una mano, contrariamente alla moneta). C’è gente che si tiene robe da 30-40 euro per la noia di dover fare tutte le operazioni di reso, figuriamoci per cinque euro.

b) è facile da usare, quindi non genera frustrazione e non viene connotata negativamente. Anzi, all’inizio uno pensa che l’idea è carina.

c) ha dietro un efficace storytelling (“è un oggetto in grado di curare/trattare/alleviare una o più patologie”) in grado di attirare una quantità di gente pazzesca tra chi convive con certi disturbi, ha qualcuno vicino che ne soffre o si ritiene talmente stressato da poter provare qualcosa che non ha alcun effetto collaterale e costa così poco.

Morale della favola: la trottola fidget spinner è una cura per l’iperattività?

No. Anzi, in quanto passatempo è una distrazione. E non credo proprio che a chi è stato diagnosticato ADHD una distrazione (in più) possa aiutare in qualche modo.

Ma basta far credere che qualcosa serva e puoi vendere tutto.

In 30 secondi i Simpson spiegano il perché in modo molto più efficace di qualunque manuale di psicologia o marketing:

Homer: Nessun orso in vista. La Pattuglia anti Orsi sta funzionando alla grande
Lisa: Questo è un ragionamento captzioso. Secondo la tua logica, potrei sostenere che questo sasso tiene lontane le tigri
Homer: Come funziona?
Lisa: Non funziona, è solo uno stupido sasso ma non vedi tigri in giro, giusto? Quindi si potrebbe dire che funziona.
Homer: Lisa, voglio comprare il tuo sasso

La psicologia della fidget spinner spiegata dai Simpson due o tre decenni fa, insomma. Quando andavano di moda gli yoyo…mmm…sono riusciti a giocare sull’effetto nostalgia pure con i gadget. Perché per il resto ci sono le Tartarughe Ninja, Blade Runner, i Ghostbusters, Star Wars al cinema…il ritorno di cartoni animati storici in TV…serie come Stranger Things (Netflix) o Red Oaks ambientate negli anni ’80…e ora che ci penso stanno tornando pure i Tamagotchi. Del resto, i bambini di allora sono gli adulti (con i soldi) di oggi.

Un abbraccio a tutti gli insegnanti che, nei miei sogni più belli, le sequestreranno da qui a fine anno. A chi vorrà prendersi la tintarella ma dovrà sentire il frrrrrrrrrrrrrrr dei vicini di ombrellone. Ma soprattutto a chi, dovendo scegliere se comprarne una, ripenserà alle mie parole. E poi la comprerà, ovvio.

Uomo. Marito. Padre. Mi occupo di comunicazione sul web e marketing per professionisti e PMI. Scrittore per passione e narratore di aneddoti per diletto. Fedele al motto "Verba volant, scripta manent, internet docet".

4 commenti

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  • Mitico! Uso la pattuglia orsi da 20 anni, ormai, come miglior paragone sul mercato moderno.
    Io ho comprato un paio di quei “cosi” (dai cinesi) per contribuire allo sviluppo della manualità del mio bimbo che ha gravi disabilità, senza sapere che se ne facesse uso per i vari problemi che hai citato, anche perchè non uso mai ausili o giochi mirati alla disabilità con mio figlio essendo sempre costosi, ingombranti e inutili.
    In effetti, nel mio caso riusciamo a fare alcuni esercizi di stimolazione eccezionali, anche se nulla a che vedere con quanto (alla sasso di lisa) pubblicizzato.
    È un mini passatempo carino, come la moneta funziona sul tavolo senza mani; non credo che al vicino di ombrellone si arrechi più disturbo di qualunque altro tormentone estivo a meno che un venditore lo molesti per tentare di rifilargliene uno.

  • Ciao e grazie per questo spazio di condivisione utile e intelligente (raro fenomeno nel magico mondo di Internet).Non ho potuto trattenermi dallo spendere due paroline in merito all’argomento “spinner”.Riflettevo qualche giorno fa su come in questa società folle e demenziale si riesca a fare soldi inventando l’acqua calda e vendendola a chi ha appena rinnovato la caldaia o meglio ha installato i pannelli solari.Mistero interessante che spero Voyager si prenderà la briga di indagare con dovizia scientifica prossimamente su questi schermi.Per chi fosse interessato sto brevettando un oggetto circolare che pensavo di chiamare RUOTA.

    • Gentile sig. adry,
      sono molto interessata a questo oggetto rivoluzionario da Lei sopra nominato. Per curiosità Lei ha qualche suggerimento per l’utilizzo di tale novità?
      … a parte le scemate, io la sapevo non stile sasso-scaccia-tigri ma stile cacciatore-di-zombie, il concetto è uguale… ma seriamente il coso spinner è stato pubblicizzato come antistress e anti-robe-varie? L’ho provato una volta e mi ha fatto venire il nervoso talmente girava male ^_^ (soprattutto a confronto con ciò che avevo visto in giro)

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