Sommario dell'articolo
Nell’articolo “Minacciano di pubblicare le tue foto private online? Ecco cosa fare” avevo trattato lo spinosissimo argomento del ricatto basato sul possesso, da parte di una persona con pochi scrupoli, di foto e video intime compromettenti della vittima. Per la serie
“o paghi o pubblico tutto e ti svergogno”
Ma come ottengono questo materiale? Le strade sostanzialmente sono due:
- o lo rubano (violando cloud, caselle postali, memoria del PC etc). Paradossalmente, a meno che uno non sia un personaggio pubblico oppure sia un attacco mirato, è il caso meno grave specie se il furto è di massa.
- o, come accade nella maggior parte dei casi, è la vittima che glielo manda spontaneamente, magari all’interno di una relazione o presa dall’ingrifamento selvaggio come nel caso di truffe tramite chat (come quella famosa su ChatRoulette). Qui ovviamente, essendoci un rapporto diretto, può scattare il ricatto o la vendetta.
Un caso particolare: i falsi ginecologi online e le visite via webcam
Uno di quest’ultimi casi in cui è la vittima a condividere in modo tecnicamente consenziente materiale scabroso riguarda sedicenti medici che offrono visite online gratis tramite webcam (Skype, Facetime etc), per diagnosticare disturbi spesso di natura ginecologica, dopo aver instillato dubbi e paure di malattie oncologiche alle vittime.
Ora, se è vero che Whatsapp ha snellito molte file ambulatoriali legate a piccoli incidenti (io stesso mando alla pediatra tramite chat le foto dei miei figli per capire se si tratti di una puntura di insetto, per valutare eruzioni cutanee e così via, andando in studio solo se è necessario un controllo ravvicinato) è anche vero che un conto sono le punture di zanzara, un conto eventuali problematiche agli apparati sessuali.
Eppure un sacco di gente lo fa. Soprattutto ragazze molto giovani.
Perché molte ragazze cadono nella rete dei falsi ginecologi online?
E’ presto detto. Non mi sono mai sottoposto a una visita ginecologica di persona (e tecnicamente non credo ne avrò bisogno, a meno che non decida di dare un taglio deciso a, uhm, la mia vita) ma una webcam tende mentalmente ad annullare
a) il fastidio fisico, visto che è la diretta interessata a fare tutto. E di ginecologi che avevano mani tipo Morandi ne ho conosciuti. E non credo sia piacevole averci a che fare.
b) l’imbarazzo di un ambiente sconosciuto
c) l’idea di andare e venire dalla visita, tra traffico ed eventuali brutte notizie
…ma soprattutto…
e) l’idea di andare dal ginecologo con la propria madre, specie se il motivo non è un semplice controllo periodico…
f) il rischio che i genitori lo sappiano, in un’epoca di vita in cui diciamo che non si sbandiera in famiglia la scoperta del sesso
g) il costo di una visita, che magari una giovanissima non può permettersi
Le esche lanciate dai falsi ginecologi online
Mentre inizialmente si trattava di una truffa realizzata da italiani, tendenzialmente ventenni allupati con
- un linguaggio da dodicenne
- usa sintassi da terza elementare
- un uso selvaggio di x (il che appunto indicava con buona probabilità un italiano, visto che gli scammer africani parlano ormai italiano meglio di me ma a queste finezze ancora non ci sono arrivati)
…che iniziavano chiedendo alle giovani se avessero fatto il pap test periodico (sapendo che 9 su 10 non sapessero nemmeno cosa fosse) per poi offrire pseudo visite via webcam così da poterle vedere nude, ad oggi però che lo schema della truffa sia stato ripreso da scammer presumibilmente non italiani, almeno a giudicare dal nuovo messaggio che gira:
Il macchinario venuto dall’America giapponese (…) è un must. E’ il fascino della tecnologia estera miracolosa che tanto fa breccia nel cuore della gente. O, in questo caso, non proprio nel cuore.
Certo, come nel caso della truffa della Costa d’Avorio, due secondi di riflessione sull’italiano usato dovrebbe quantomeno far venire dei dubbi…
Cosa si può fare per contrastare il fenomeno?
Una volta c’era Cioè e la sua rubrica zeppa di dubbi esistenziali e drammi umani legati al rischio di restare incinta avendo percepito l’erezione di lui con due jeans di distanza. Oggi c’è internet e si parte in quarta, col rischio di trovarsi impauriti perché si è fatto qualcosa per cui non si era ancora pronti oppure di cui ci si è pentiti.
Da lì a cadere in trappole del genere il passo è breve, se si ignora il rischio di ricatto o di umiliazione.
Risulta così fondamentale
a) parlarne in giro, come tutte le truffe con cui si entra in contatto. Una persona cara potrebbe evitare noie e imbarazzi semplicemente perché ne è venuta a conoscenza grazie a voi.
b) farsi estremamente maliziosi, ancora più dei truffatori, e chiedersi cosa ci guadagni qualcuno a fare visite ginecologiche online. Sicuro non la gloria.
c) nel caso delle giovani, parlarne ai genitori. Se poi non volete farvi accompagnare dal ginecologo vero sono fatti vostri, ma mostrategli i messaggi ricevuti. Sapranno loro cosa fare.
grazie Massimo!! speriamo che qualche giovanissima legga ed eviti certe situazioni!
:)
Gentile Massimo, sono un medico. la esorto a non mandare al Suo pediatra via Whatsapp le foto di lesioni cutanee dei Suoi figli! Mediamente noi medici odiamo questa procedura (forse il Suo pediatra no)
Ciao Andrea, beh, è capitato una volta ;) Ti assicuro che non l’avrei fatto se non fosse stato sabato sera e non fossimo stati fuori città ;)
salve massimo,premetto che la mia è pura curiosità visto che nell’argomento stava parlando di webcam è possibile capire se qualcuno ti sta spiando senza che tu la usi su particolari siti? se si come si capisce
Ciao Mattia, in base a quanto ne so è possibile spiare tramite la webcam senza nemmeno far accendere il led che di solito ne segnala l’attivazione, ignoro se esistano sistemi come quelli che dici tu (anche se penso di si, ci sarà qualche software che con un pop up ti avvisa, ma non l’ho mai cercato). Di sicuro coprire la webcam quando non la si usa (ottimo il cerotto, così da non sporcare la lente) è una buona precauzione a prescindere.