Ho deciso di scrivere una serie di post per spiegare come e dove comprare su internet perché attorno a questo argomento gira troppa disinformazione e, insieme ad essa, i suoi due inseparabili amici: il rischio e la paura ingiustificata (leggi anche: “Perché molti hanno ancora paura a comprare su internet?“)
Comprare online è molto simile a fare acquisti in città. Compreresti mai….
- …un’automobile nel quartiere più malfamato della città di fronte a una richiesta di 10000 euro in contanti e senza poterla vedere? Non credo.
- …della vera-finta carne di cavallo volante conservata dentro un tombino? Probabilmente no.
- …un iPhone nuovissimissimo ma senza scontrino in un autogrill? Certo che n…uhm, spe, c’è chi lo fa.
Sta di fatto che prima di scegliere se farlo o meno, bisogna conoscere come si faccia.
[bctt tweet=”Acquisti online? La conoscenza porta con sé anche lo scrupolo e la prudenza.”]
Cominciamo dunque con il primo articolo.
Dove comprare su internet?
Su Internet si vende di tutto e ovunque. Esattamente come nella realtà fisica, si può scegliere se comprare lo stesso (sulla carta) oggetto nel grande centro commerciale, da un ricettatore in un vicolo buio, al mercato e così via. Analizziamo i vari casi.
Amazon
Il grande centro commerciale
Diciamo che se non sai come e dove comprare su internet e vuoi fare una prova per toglierti ogni remora, è obbligatorio cominciare da Amazon. E’ una sorta di piscinetta per chi vuole imparare a nuotare :) Qui si trovano intanto prezzi bassi che talvolta diventano molto bassi, come in certi periodi dell’anno (leggi: Black Friday e Cyber Monday: li conosci, li aspetti, li ami) oppure se si conoscono dei trucchetti (hai già letto i 5 trucchetti lampo da professionisti?) come quello del lettore di codici a barre nella loro app, per verificare se loro possono offrirti lo stesso oggetto a un prezzo inferiore.
L’attenzione al cliente è fondamentale perché tengono troppo al fatto che questi ritorni a comprare…e poi ancora…e poi ancora…e le tutele sono moltissime, dalla garanzia alla risoluzione di problemi con la spedizione.
Possono essere contattati tramite chat, mail o ti puoi fare pure chiamare al cellulare un minuto dopo aver mandato la tua richiesta di assistenza.
Meccanismo di acquisto: cerchi un oggetto, per nome o per categoria, leggi le caratteristiche, leggi le recensioni degli utenti che l’hanno già acquistato e, se decidi di comprarlo, lo metti nel carrello virtuale, procedi al pagamento e aspetti ti arrivi a casa (solitamente entro 2-3 giorni). Oltre i 19 euro, la spedizione è gratuita.
Vantaggi di Amazon: prezzi bassi, tutela, assortimento e attenzione al cliente. Si compra direttamente da Amazon o da un venditore che utilizza i loro canali (e che deve sottostare a parametri di qualità notevoli…se prendessero cani e porci rischierebbero di minare la propria reputazione, no?) quindi c’è una certa sicurezza.
Svantaggi di Amazon: nessuno grave, giusto qualche mail per suggerirti un acquisto in base ai tuoi interessi o alle tue spese passate. E’ anche vero che in passato scrissi l’articolo “5 motivi per comprare su Amazon (e 5 per NON farlo)“, a cui potresti dare un’occhiata.
Come si paga su Amazon: si paga in anticipo, con carta di credito (anche prepagata) o buoni acquisto (una sorta di borsellino virtuale, di cui disporre se qualcuno vi fa un regalo…Per la serie, non so cosa regalarti così ti dono 50€ da spendere su Amazon).
A cosa stare attenti su Amazon: è sempre bene controllare se il prodotto è spedito direttamente da loro oppure da un venditore esterno. Questo perché Amazon non solo vende direttamente ma offre a venditori terzi la possibilità di avere una vetrina commerciale. A quel punto o spedisce per loro gli articoli oppure sono i venditori stessi a farlo (dall’Italia, dalla Cina, ovunque sia la sede insomma). La grande differenza sta nel fatto che nel primo caso oltre i 19 euro la spedizione è sempre gratuita e vi sono garanzie precise (come reso, come politica aziendale etc); nel secondo invece il venditore può specificare spese di spedizioni extra (da 3 euro a indefinito) e se spedisce dalla Cina è davvero complicato rispedirglielo per avere i soldi indietro…
eBay
Come una casa d’aste
Una volta su eBay si potevano fare affaroni, oggi molto meno. Io lo uso dal 1999 e davvero ho acquistato oggetti per un centesimo (pagando solo la spedizione) ma erano altri tempi. Oggi è una buona alternativa se non si trova qualcosa su Amazon, ma ne ho ridotto drasticamente l’uso per gli acquisti e lo sfrutto per vendere.
Meccanismo d’acquisto: ci sono due modi…
- si può partecipare ad un’asta: il venditore fissa un prezzo di partenza e una scadenza dell’inserzione. Gli interessati rilanciano col prezzo fino a che allo scadere quello che ha offerto di più non se lo aggiudica. Oggi le aste vere e proprie comunque sono rare.
- Si può acquistare subito un oggetto, se questi è venduto con la formula “Compralo subito”. Se ce n’è solo uno in vendita se lo aggiudica il più veloce, ma spesso il venditore ne mette 10, 100, 1000 tutti insieme, quindi si procede per esaurimento scorte.
Vantaggi di eBay: l’ampia scelta, la possibilità di attingere anche ai negozi stranieri, nessun costo (ufficiale) extra per l’acquirente e un sistema ufficialmente sicuro per i pagamenti.
Svantaggi di eBay: serve un minimo di esperienza per evitare truffe o qualche fastidio quindi non è per principianti (se non per importi bassi). Esattamente come una casa d’aste, no?
Come si paga su eBay: si paga in anticipo, scegliendo tra le opzioni messe a disposizione dal venditore, tra le più sicure come Paypal (più avanti scriverò di cosa si tratta, quando parlerò dei metodi di pagamento da usare e quelli da NON usare) a quelle che equivalgono a gettare soldi dalla finestra, come le ricariche Postepay o Western Union.
Subito.it, Kijiji & co
I mercati rionali…o i suk arabi
Luoghi folkloristici per antonomasia, sono quei siti dove poter trovare di tutto, dai lampadari rotti che si avevano in garage a un vero finto gioiello appartenuto a Maria Antonietta datato 1985. Li paragono a mercati e suk perché se è vero che si possono fare affari niente male, è anche vero che si può essere facilmente scippati del portafogli. Subito.it è la più famosa piattaforma italiana, poi un gradino sotto c’è Kijiji (di proprietà di eBay). Visto che sono praticamente uguali, se leggete Subito.it fate conto che è come se parlassi di tutti gli altri siti del genere.
Meccanismo d’acquisto su Subito.it: cerchi un oggetto, per nome o per categoria, leggi le caratteristiche specificate dal venditore (nel 95% dei casi un privato che ha qualcosa da vendere) e lo contatti tramite le opzioni messe a disposizione (numero di telefono o email). Ti metti d’accordo e nel 90% dei casi vi vedete da qualche parte per chiudere l’affare: tu pagare moneta, lui fare vedere cammello. E’ molto raro spedire qualcosa, non è molto nella filosofia del sito. Del resto, la ricerca avviene anche in base al luogo geografico proprio per mantenere questo rapporto vis a vis. Spedire qualcosa già mi fa storcere il naso, un po’ come se andassi al mercatino e mi dicessero che poi mi spediscono a casa tramite corriere la frusta per dolci in silicone che ho in mano. Come no.
Vantaggi di Subito.it: in teoria, vedi e tocchi con mano ciò che compri. Inoltre si può fare qualche affare perché, come in un mercatino, spesso trovi robe che la gente non vuole più (qualcuno ha parlato di garage che svuotare?) e che da via a poco prezzo, giusto per liberarsene.
Svantaggi di Subito.it: serve molto occhio per evitare truffe, talvolta palesi (come quella storica ma non meno mitica narrata nel mio post “Come truffare il truffatore della Costa d’Avorio”), altre volte più subdole (di recente mi hanno chiesto se volessi regalare qualcosa a un povero bambino trapiantato…Una storia tanto plausibile quanto falsa). Si ha poi a che fare con qualunque tipo di persona e serve cautela, visto che non sai chi ti trovi di fronte al momento della transazione. Per questo è importante concordare posti pubblici, ad esempio.
Come si paga su Subito.it: nel 99% dei casi in contanti all’atto della consegna. Non sono previste commissioni al sito, che vive di pubblicità.
E-commerce italiani
Come la piccola/media distribuzione
Molte attività oggi si buttano sul commercio online per avere nuovi clienti, cosa buona e giusta se gestita bene. Grandi catene come Coop, Euronics, Mediaworld etc danno la possibilità di acquistare online (spesso a prezzi favorevoli o con promozioni per invogliare all’uso del web) e magari ritirare in negozio. Esistono anche piccole e medie realtà di qualunque natura, da quelle artigiane a quelle industriali, che offrono la possibilità di comprare via internet, per farsi recapitare poi la merce a casa.
Meccanismo d’acquisto: spesso trovi gli e-commerce cercando su Google un oggetto che ti interessa oppure seguendo una pubblicità. Lo vedi, ti piace, lo metti nel carrello, paghi usando uno dei sistemi consentiti e aspetti te lo recapitino a casa (o tu lo vada a ritirare in un negozio fisico).
Vantaggi: nel caso di piccole/medie realtà si trovano molti oggetti non venduti nella grande distribuzione, anche artigianali. Negli e-commerce di grandi catene, invece, si trovano gli stessi articoli del negozio ma spesso con sconti promozionali e l’indubbio vantaggio di poter scegliere con calma.
Svantaggi: se vi è una certa sicurezza per i siti delle grandi catene (per lo stesso discorso di Amazon, non potendosi permettere di perdere clienti), per gli altri vanno valutati una serie di parametri di sicurezza. Per citarne qualcuno:
- all’e-commerce corrisponde un negozio fisico da qualche parte in Italia?
- ’è una partita IVA valida?
- C’è una qualunque forma di garanzia (per legge europea di 24 mesi, 12 se acquisti con partita IVA)?
- I pagamenti sono tracciabili?
Come si paga: nel caso della grande distribuzione, o subito (carta di credito, bonifico bancario, a volte paypal) o alla consegna presso il negozio fisico. Negli altri casi, subito (tramite gli stessi strumenti se il negozio è serio, diffida sempre da chi offre la Postepay come metodo di pagamento) oppure in contrassegno, ma in quel caso spesso costa circa 10 euro in più.
E-commerce cinesi
Come centri commerciali (si, sempre cinesi)
Ne esistono ormai un’infinità: da Wish.com (ho scritto un articolo dedicato a Wish che si è rivelato uno dei più letti dell’intero blog), alla sua versione tecnologica Geek, passando per DX.com, Alibaba (che comunque è l’Amazon della categoria) e tanti altri. Tutti caratterizzati da prezzi bassissimi e un’infinità di articoli. Tuttavia non è tutto oro ciò che luccica.
Meccanismo d’acquisto nei negozi cinesi: lo stesso descritto per i negozi italiani (carrello, pagamento, attesa…lunga attesa, spesso)
Vantaggi dei negozi cinesi: prezzi molto, ma molto, ma molto più bassi per determinati articoli di elettronica, casalinghi, abbigliamento e via dicendo. Perché? Materiali scadenti? Assenza di intermediari? Meno tasse e bassi costi di produzione? Un mix di cose, dipende dai casi. Spesso la spedizione è gratuita senza limiti di acquisto, oppure costa una bazzecola (1-2 euro).
Svantaggi dei negozi cinesi: i quattro principali sono
- i tempi di attesa spesso lunghi per ricevere la merce (2 settimane se va bene, 3-4 mesi se va malissimo)
- il rischio di dogana (quindi di dover pagare allo Stato Italiano circa il 40% di quanto già pagato, tra dazi e IVA che pensavi di aver evitato)
- una qualità degli acquisti non verificabile se non all’arrivo del pacco
- zero garanzia.
Come si paga nei negozi cinesi: sempre in anticipo, tramite carta di credito o paypal.
Ok, ho capito dove comprare su internet…ma com’è meglio pagare?
Di questo ne parlo abbondantemente in un altro articolo: “Ecco i metodi più sicuri per pagare su internet?” ;)
3 comments
Personalmente io vendo su Kijiji, Shpock e LetGo. Prima vendevo anche su Subito, ma dopo che Subito mi ha bloccato l’account adducendo false – leggi inventate – motivazioni (hanno detto che ho violato i loro termini, ma è falso) sono passata ai tre menzionati….e sono meglio di Subito: quasi zero costi, gli annunci vengono pubblicati subito e soprattutto non ti bloccano l’account senza motivo (o con accuse false).
Ciao Ana, non conoscevo LetGo, gli darò un’occhiata. In bocca al lupo!
Kijiji.it (grazie a Dio) chiude. E intendo definitivamente – chiude baracca, cessa di esistere, sparisce nell’etere…ma non è mica tanto un male. Ormai il 90% degli utenti lì dentro sono truffatori, e i pochi utenti onesti rimasti vengono presi a pesci in fascia. Io sarà minimo dalla scorsa estate che non concludo una vendita sulla piattaforma – tanto che mi sono re-iscritta a Sùbito pur di riuscire a vendere a qualcosa (Shpock non è molto meglio, anche lì è da mesi che non vendo niente, e LetGo non è più attivo in Italia).
E tra l’altro, io non lo sapevo ma Sùbito si è comprato Kijiji e addirittura l’anno scorso – e infatti nella email che avverte della chiusura ti invitano ad usare Sùbito.
Come acquirente un po’ mi dispiace (ho preso il mio cane proprio tramite un annuncio su Kijiji), ma come venditore – che stava seriamente valutando di chiudere il suo account Kijiji – ringrazio le divinità tutte.