Perché si può comprare dalla Cina a prezzi così bassi? C’è qualcosa sotto?

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comprare dalla cina

Come già anticipato in un precedente articolo riguardo vantaggi e svantaggi del comprare dalla Cina, oggi continuerò il viaggio illustrando in forma di FAQ qualche altro aspetto della faccenda, legato alle domande tipiche dell’acquirente medio, legate soprattutto al perché i prodotti cinesi costino così poco.

“Ho deciso di comprare dalla Cina!” …o da Hong Kong?

Fondamentalmente è la stessa cosa, anche perché la produzione è praticamente sempre in Cina. Gli oggetti sono gli stessi, indipendentemente da dove vengano spediti (tendenzialmente Hong Kong, anche se comprate da un venditore cinese, visto che costa meno inviare da lì). Se ti stai chiedendo come facciano a far arrivare la merce lì, per poi spedirla basta guardare dove si trovi il piccolo Hong Kong rispetto a Mamma Cina…

Comprare dalla Cina o da Hong Kong

 

“Ma perché i prodotti cinesi costano poco? Cattiva qualità, sicuramente!”

Si e no. E’ vero, non troverai praticamente mai materiali fatti a mano (parlo ovviamente della grande distribuzione) e la qualità delle plastiche non sempre sarà eccezionale, ma i prodotti sono sostanzialmente soddisfacenti. Per dire, io mi trovo benissimo con l’abbigliamento FIND che si trova su Amazon perché costa poco (tutto prodotto là) pur avendo un rapporto qualità/prezzo molto elevato.

Poi è chiaro che dipende dall’uso che devi farne. Se si tratta di un gadget da scrivania è un conto, se si tratta di un giocattolo per tuo figlio è un altro. Io non comprerei il secondo, per intenderci, alla luce di quanto emerso negli anni passati in termini di materiali tossici, ma è una precauzione mia che potrebbe essere benissimo vanificata dal fatto che ormai il 70% delle grandi case produce lì (e questo spiega perché preferisca i prodotti artigianali, come quelli in legno..o i lego!). Per i prodotti di elettronica va fatto un discorso a parte, che approfondisco nel prossimo punto.

I prodotti cinesi costano poco perché in Cina costa poco un po’ tutto. Nell’immaginario comune il giapponese lavora tutto il giorno per la carriera, il cinese perché costretto e reso schiavo in una fabbrica buia e sporca, minacciato da un soldato vestito di verde che gli punta la baionetta sulla schiena. In realtà per quanto lo stipendio di un operaio cinese possa sembrare basso (100-200 euro) è anche vero che ne paga in media 30 di affitto, il trasporto pubblico costa pochi centesimi e in generale il costo della vita è inferiore. Appare dunque irreale realizzare beni che costerebbero una o due volte il prezzo dello stipendio di un operaio medio, altrimenti il mercato interno sarebbe fermo. Anche la materie prime costano poco, il che spiega perché non vengano utilizzate quelle di prima categoria che andrebbero a gravare sul prezzo finale dell’oggetto.

C’è però un’altra domanda che si fanno tutti che va considerata…

…ma comprare dalla Cina assicura che riceverò prodotti originali?

Questa è una bellissima domanda che richiede una risposta un po’ più articolata. Come abilmente spiegato in questa guida da chi in Cina abita e lavora, i falsi cinesi non si limitano a borse o orologi ma anche a prodotti di elettronica.

Nell’articolo si parla di memorie Sandisk e confermo il fatto, avendone ricevuta anch’io una, diciamo così, discutibile. Ciò che ti arriva a casa ed è in effetti una memoria con etichetta Sandisk, nella confezione Sandisk e prodotta negli stabilimenti Sandisk ma che è costata un terzo rispetto alle memorie Sandisk. Cosa non quadra? Il fatto che la memoria che hai ricevuto era in origine uno scarto di produzione, con i relativi difetti che potrebbe avere.

Stessa cosa capitatami con un due tablet della stessa marca (Ainol, abbastanza famosa), con le stesse caratteristiche (10 pollici, quadcore e con 1 Gb di RAM) acquistati dalla Cina. Prezzo: 90 euro (quadcore, 10 pollici eh!), acquistato al volo quando era in super offerta (solitamente lo vendevano a 190, un prezzo comunque ottimo per quelle caratteristiche). Il primo funziona benissimo, il secondo va più lento del single core con cui mia madre gioca a Ruzzle. Però per il resto funziona bene, quindi è fallace proprio nella velocità.

Scarto di fabbrica? Certo che si. Messo in vendita alla metà del prezzo per togliersi i prodotti difettosi? Certo che si. Rivenduto al tonto occidentale che si credeva un furbone? Certo che si!

Comprare in Cina, occhio al marchio CE

E il marchio CE…c’è?

Il marchio CE c’è, eccome se c’è, ce n’è a iosa. Ok, la pianto. Però al di là del gioco di parole, il famoso marchio c’è sempre, sia che si tratti di un prodotto conforme alle normative dell’Unione Europea, sia che si tratti del celeberrimo China Export. In altri termini, c’è la versione tarocca anche del marchio di conformità.

Comprare dalla Cina: il marchio CE....c'è?

Pur sapendolo, alzi la mano chi si scorda sempre come distinguere i due marchi, la cui unica differenza è la distanza tra la C e la E. Io l’avrei alzata fino a che non mi sono reso conto di un semplicissimo trucco per ricordarlo: nel marchio della Comunità Europea, come si vede nell’immagine, la C e la E se fossero cerchi formerebbero il simbolo dell’infinito. In altri termini, se chiudete il cerchio della C e questo interseca solo la schiena della E, si tratta del simbolo europeo. Se la C si mangia direttamente la E, essendo a essa troppo vicina, allora è China Export.

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23 comments

raycell 19 Giugno 2016 - 14:19

bell’articolo (come sempre!)

Reply
Massimo Cappanera 30 Giugno 2016 - 00:32

Troppo gentile ;)

Reply
Lucio 24 Marzo 2017 - 07:42

Bravo!
Ottimo articolo!
Sono un “tecnofobico” con discrete capacità tecniche/informatiche, molto attento a tutto quanto contenga un chip, spaziando dal robot multifunzione della mia dolce metà (rigorosamente bluetooth) al mio ultimo acquisto di cinafonino con rom customizzata in italiano (con molto poco tempo a disposizione, purtroppo) al quale hai fatto un’ottima impressione…

Complimenti ancora e buon lavoro!

Sarò felice di seguire i tuoi articoli.

A presto,
Lucio ????

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Massimo Cappanera 26 Marzo 2017 - 19:45

Grazie Lucio :)

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Marco 25 Aprile 2017 - 23:23

Articoli semplici e facilmente leggibili eppure interessanti e completi!

Reply
Massimo Cappanera 26 Aprile 2017 - 11:38

Grazie Marco :)

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Fabrizio 12 Novembre 2017 - 16:19

Cosa mi puoi dire degli articoli venduti su Wish gratis pagando solo le spese di spedizione? Qual’e la logica commerciale e soprattutto dove sta il guadagno del venditore?

Reply
Massimo Cappanera 13 Novembre 2017 - 11:40

Dipende Fabrizio. Non sapendo a quali articoli tu ti stia riferendo, le prime due cose che mi vengono in mente sono
1) già che compri quegli articoli “gratis”, già che ci sei compri altro dallo stesso venditore tanto paghi già la spedizione
2) costano così poco che loro guadagnano con quanto paghi in spedizione, visto che magari spendono meno…alla fine è il contrario del “paghi 1 euro per il prodotto e la spedizione è gratuita”

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Renato 22 Febbraio 2018 - 20:19

Ciao Massimo , permettimi di commentare.Osservazione geniale!
Ciao

Renato

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Massimo Cappanera 22 Febbraio 2018 - 23:54

Grazie Renato :)

Reply
Marco Borghesi 18 Febbraio 2021 - 20:20

Molto spessso l’articolo gratuito viene proposto in vendita in un altro punto. La differenza fra i due però è che il costo della sola spedizione del primo, risulta essere maggiore del prezzo di vendita + spedizione del secondo. Fatto da me verificato.

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Giovanni 24 Febbraio 2018 - 00:03

Avevo intenzione di comprare una SD Verbatim ma dopo aver letto il tuo bell’articolo articolo ci rinuncio. Grazie!

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Massimo Cappanera 24 Febbraio 2018 - 15:02

Fai bene, Giovanni. Comprare una memoria low cost (anche se ufficialmente di marca) equivale a mettere delle ruote di cartone pressato nella tua auto. Magari all’inizio funzionano pure, ma quando ti servono davvero ti fregano alla grande…e perdi tutto. Proprio per SD, pendrive e hard disk non bisogna risparmiare.

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toto 4 Maggio 2018 - 15:06

è la prima volta che ti leggo, bravo

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Massimo Cappanera 5 Maggio 2018 - 10:05

:)

Reply
Gabriele 6 Maggio 2018 - 15:48

É la prima volta che vengo qui sul tuo sito, ma lo ADORO!
Da quel che ho capito se compro una GTX 1060 6gb per il mio PC mi ritrovo uno scarto di fabbrica che potrebbe avere problemi e non essere performante come quelle “ben riuscite”, confermi?
Comunque ripeto, adoro questo sito!

Reply
Massimo Cappanera 7 Maggio 2018 - 09:43

E io adoro te, anche se non ci conosciamo! :D
Per rispondere alla tua domanda, se la compri a un terzo del prezzo, è molto probabile. Diciamo che il risparmio non deve superare quello “plausibile” che si ha saltando qualche intermediario. Se è troppo bello per essere vero senza un motivo valido, un motivo c’è.

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Bruno Mariantoni 3 Settembre 2018 - 19:04

Sono sorpreso di quante cose non sapevo sul business cinese pur essendoci stato. Complimenti. Spero di rileggerti presto. Ciao
Bruno Mariantoni

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Massimo Cappanera 5 Settembre 2018 - 00:47

Grazie per il tuo commento, Bruno. Felice ti sia piaciuto l’articolo, a presto!

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Danilo Castolfi 26 Novembre 2018 - 04:43

Sarebbe stato più corretto e meno fuorviante, e corretto, spiegare che:
NON sono scarti di produzione al 100% ma può capire su MIGLIAIA di pezzi che ci sia uno scarto di produzione esattamente come succede comprando un prodotto in negozio che dopo poco finisce in assistenza. Malus della produzione su larga scala.

I grandi nomi cinesi, parlo di store Seri, hanno assistenza ai livelli degli store europei. Ti arriva un Tablet lento non sono loro disonesti ma tu fesso se non te lo fai sostituire. (xiomi fallato sostituito in 20 giorni)
Li stessi prodotti vengono venduti da store su Amazon ed ebay ma “ehy Amazon ed ebay son sicuri melohadettolatv”
La principale ragione, e non serve una Laurea per capirlo, dei prezzi bassi è che un prodotto cinese comprato in negozio ha sopra costo di importazione, viaggio, tasse,margine di guadagno di chi lo vende. Questi siti fanno produttore – sito – ZERO costi di importazione e eventuale dogana a spese dell acquirente. Al signor ping che produce Xxx a Hong Kong il ricavo sul suo prodotto è lo stesso che tu il prodotto lo compri su Amazon o su gearbest.
Fanno talmente schifo i prodotti comprati dalla Cina che alibaba fattura più di Amazon…

Articolo interessante ma molto lacunoso e “cazzaro” livello striscia o le iene.

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Massimo Cappanera 28 Novembre 2018 - 17:14

Grazie per la tua opinione, Danilo :)

Reply
Nicola Dal Corso 29 Novembre 2018 - 00:49

Scarti di produzione… Chiariamo una cosa, la grande produzione, non testa i prodotti, o meglio li testa statisticamente, non si può mettere a testare tutto ciò che produce, perché produce troppo. Quindi che fanno? Producono a lotti, di tot unità, ne testano una (o comunque poche) per ogni lotto, se è buona, il lotto è buono, se è difettosa, tutto il lotto viene scartato. Per dirla in modo un po’ migliore, conoscono il processo produttivo e ricavano la probabilità che il processo dia un oggetto difettoso, ovviamente si parla di stime, poi calcolano statisticamente il numero di unità da testare e proiettano il risultato del campionamento sull’intero lotto, quando il rapporto difettosi/unità di un lotto, supera la probabilità ottenuta a priori, significa che ci può essere un problema nel processo e che quindi tutto il lotto sia difettoso e quindi viene scartato. Ovviamente c’è la possibilità che per sfiga, si testino gli unici pezzi difettosi, ma fa parte del gioco.

Statisticamente parlando, dunque, si hanno possibilità di trovare unità difettose anche nei lotti buoni, così come si ha la possibilità di trovare unità buone nei lotti difettosi.

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Anna Teresa Dell'orto 1 Luglio 2020 - 18:56

Molto bravo, davvero. Complimenti

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