Web Marketing

Come scegliere un dominio per un sito web: due strade per non sbagliare

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Sommario dell'articolo

Dopo la scelta del nome dei figli e quello della propria email, sapere come scegliere un dominio per un sito web (dicesi “dominio” la parte dopo il www. in un indirizzo web…Nel mio caso, il dominio è massimocappanera.it) è tra le tappe più importanti, sia che il tuo scopo di amatoriale che, soprattutto, commerciale.

Il dominio è l’equivalente della via dove trovare una casa o un negozio.

Molti scelgono senza pensare alle conseguenze, un po’ come quando fai Scopa di cognome e chiami tua figlia Tina. Può mai essere che nessuno in famiglia se ne sia accorto prima che fosse troppo tardi? Il problema è che in questo caso devasti la vita di una persona, mentre nel caso del dominio rischi di mettere il bastone tra le ruote alla tua attività.

Del resto, c’è una bella differenza se il tuo negozio si chiama “La bella lavanderina” e si trova in “Via La Bella Lavanderina 1” piuttosto che in “Via dei Caduti del 18 Settembre 1786 periti per un tragico e fatale errore n°2245  (ex Via degli Stitici cronici per cause naturali n° 2245)”…no? ;)

Come scegliere un dominio per il tuo sito web: le due principali possibilità

  1. Il dominio corrisponde al nome della tua attività/persona
  2. Il dominio non comprende il nome della tua attività/persona ma è inerente a ciò che fai (o a dove sei)

(esisterebbero anche una terza possibilità – col nome ibrido tra la persona e l’ambito di attività – e una quarta – un nome che non c’entra nulla né con l’uno né con l’altro – ma nel 99% dei casi sono trascurabili)

Vediamo pro e contro di ciascuna possibilità.

1) Il dominio corrisponde al tuo nome o quello della tua attività

Come detto, è il mio caso. Nel 99% dei casi è la scelta consigliata per vari motivi, tra cui

  • se qualcuno ti conosce già, non ha problemi a rintracciare il tuo sito web (chi sa come ti chiami, sa quale sito visitare…vedi l’esempio de La Bella Lavanderina o del sottoscritto)
  • eviti che qualche omonimo arrivi prima di te e si appropri del nome, così da risultare agli occhi di tutti “il primo che si chiama in quel modo” e, da un certo punto di vista, il più credibile. Se un ipotetico altro Massimo Cappanera si fosse occupato di sadomaso fetish e avesse imbastito un sito a suo nome, non so con quali occhi i miei clienti mi avrebbero guardato, venendo in studio o cercandomi nel web. Ma forse avrei guadagnato di più.

Diciamo che

se sei un professionista o vuoi lavorare molto sul tuo personal branding, è una scelta obbligatoria

…nei limiti della disponibilità. E della saturazione del mercato sadomaso fetish, ovvio.

“E se qualcuno è arrivato prima di me?”

Bella domanda…Onestamente sono del parere che giocare sulle estensioni differenti non sai sempre la mossa migliore.

Tradotto: se massimocappanera.it fosse stato occupato, virare su massimocappanera.com sarebbe stato rischioso. E’ vero, il dominio sarebbe stato col mio nome, ma in Italia per riflesso condizionato tutti sarebbero andati sul .it trovando chissà cosa. Per si e per no, essendo liberi, li ho presi entrambi.

Di contro, quando provai ad acquistare cappanera.it mi accorsi che era già occupato…Apparteneva un gruppo metal italiano pure parecchio famoso tra gli appassionati. Tanto di cappello, ci mancherebbe…ma visto che quel dominio è vuoto da quasi dieci anni, occupato giusto per evitare che altri lo prendessero, ho ripiegato tranquillamente su cappanera.com ;)

Per la cronaca, metà del tempo durante l’incontro preliminare con i clienti si spende facendo ragionamenti sul dominio corretto da acquistare.

2) Il dominio non comprende il nome della tua attività/persona ma è inerente a ciò che fai (o dove sei)

Solitamente non si sceglie il proprio nome per un dominio in quattro casi

  1. si vuole mantenere l’anonimato (se scrivi poesie erotiche e vorresti pubblicarle online ma nella vita fai la maestra d’asilo, forse è il tuo caso)
  2. è l’unione di più teste che lavoreranno insieme senza però essere parte della stessa società (altrimenti lo chiameresti col nome della società, no?)
  3. il tuo nome è stato già preso da qualcuno (vedi sopra)
  4. vuoi spiccare in modo furbo rispetto alla concorrenza

Faccio un esempio per l’ultimo punto: poniamo il caso tu abbia un B&B in una qualunque città italiana (non so perché ma al momento ho un boom di clienti con B&B). Esisteranno già i vari bbcasaluminosa.it, bblamiacasaluminosissima.it, bbilcastelloincantato.it…in pratica il nome di ciascuno tra i B&B tuoi concorrenti. Scelta accettabilissima la loro, se non fosse che per me, ignaro turista, sulla carta uno vale l’altro…oltre al fatto di non sapere dove si trovino. Ora hai due possibilità:

  • o ti uniformi al gruppo, puntando su un dominio come bb[nomedellastruttura].it
  • oppure azzardi (sperando sia libero) con un geniale bb[nomelocalità].it (esempio: bbpalermo.it, bbtrapani.it etc) che è facile da ricordare ma, soprattutto, ti fa spiccare tra tutti gli altri.

Non è semplice che tali domini siano ancora liberi, però può capitare la buona occasione e, come tale, va sfruttata.

Come scegliere un dominio: fine della prima puntata

Poste le basi sulla scelta del dominio nel prossimo articolo “Scegliere il nome di un sito web: i 10 errori da evitare assolutamente” ci sarà la lista delle trappole legate a questa scelta.

Se dunque in questo articolo hai imparato che è bene chiamare con un nome femminile una bambina e con un nome maschile un bambino, col prossimo eviterai di chiamare tuo figlio Fuma Maria, Perla Madonna ed Evacuo Felice.

Uomo. Marito. Padre. Mi occupo di comunicazione sul web e marketing per professionisti e PMI. Scrittore per passione e narratore di aneddoti per diletto. Fedele al motto "Verba volant, scripta manent, internet docet".

1 commento

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  • Massimo, sei il top!
    Per la mia attività da freelance, ho escluso a priori il domino con nome e cognome, anche se tutte le altre che fanno il mio stesso lavoro, hanno fatto questa scelta. Il motivo è che il mio cognome non mi è mai piaciuto.
    Quindi ho optato per un dominio che racchiudesse l’essenza del mio lavoro, con una azione ben precisa che i clienti devono fare, per iniziare una collaborazione professionale.

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