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Come fare una fattura elettronica (o una macumba voodoo, come preferisci)

come fare una fattura elettronica

Sommario dell'articolo

Commercialista: “No, non ne facciamo di queste cose!”

Io: “Ma è una fattura, non un ménage à trois!”

Commercialista: “No, no, costa troppo.”

Io: “Ah”

Commercialista: “Ora, a proposito del ménage à trois di cui parlava…”

Comincio da qui la mia lunga, triste ma vittoriosa epopea per capire come funzionasse la famigerata fattura elettronica e, soprattutto, come farmi pagare da alcune scuole con cui avevo collaborato. Eppure era così bello, prima…Svolgevi il tuo compito, emettevi fattura o ricevuta a aspettavi, aspettavi, aspettavi…Prima o poi ti pagavano. C’era una certa poesia a guardare le settimane passare e un che di sognante ed emozionante ogni volta che controllavi il conto corrente, per trovare la stessa cifra di dieci minuti prima, sospettando così che il bonifico non era ancora stato accreditato. O direttamente effettuato.

Poi è arrivata LEI.


N.B. di Ottobre 2018: l’articolo originale è stato scritto ben tre anni fa ma per motivi davvero divertenti è diventato una specie di punto di riferimento nazionale sull’argomento, cosa che mi fa piacere ma mi spaventa pure visto che se c’è tutta sta disinformazione siamo messi bene. Comunque sia, è un piacere sapere di aiutare qualcuno, anche se il mio campo lavorativo è un altro.


 

La fattura elettronica: venti minuti per farla, venti minuti per scaricarla, i soliti sei mesi per pagarla

Segretario della scuola: “Da quest’anno possiamo accettare solo fatture elettroniche

Io (innocente quanto un bebé) “Nel senso che ve la mando via email? No problemo, Señor”

Segretario (grattandosi la testa e con uno strano ghigno in volto): “No. E’ che…uff, è complicato da spiegare, pure noi ci mettiamo venti minuti a scaricarne una, quindi…”

Vabbè, su, sarà colpa dei PC vetusti delle scuole (mi pare di aver visto un 386 una volta…No, non è un prefisso della Wind…sto parlando con te, quindicenne social-media-mega-expert-e-pure-euronics che stai leggendo!), mi son detto. Solo dopo ho scoperto come fosse così.

come fare una fattura elettronica
Fonte: ditechonline.it

Ho cercato su internet una guida passo passo a prova di drunken dummy (le guide “for dummies” sono già troppo avanti per me quando si parla di fisco e affini) ma non l’ho trovata, quindi mi son detto: perché non crearne una e scriverla in modo efficace ma, uhm, alternativo?

Ecco dunque la mia storia, scritta con il triplice scopo di

  1. evitare frequenti casi di cirrosi epatica a chi – coraggioso libero professionista – dovrà imparare a usare le fatture elettroniche e non sa dove sbattere la testa (tranquillo, troverai tanti ma tanti di quegli spigoli da avere l’imbarazzo della scelta).
  2. fare in modo possa trovare chiare istruzioni sull’iter da seguire, da come ottenere ciò che serve ad emetterle (detto anche “la roBBa”) fino a come fare per inviarle (no, non è affatto facile)
  3. sfogarmi, in una sorta di auto psicoterapia, dopo tutto quello che LEI mi ha fatto passare.

Una sola promessa, che fa molto alcolisti anonimi: ce l’ho fatta IO, quindi puoi farlo anche TU.

Una fattura? In realtà è più una macumba voodoo

Quando il Governo annunciò che dal 31/03/2015 tutta la fatturazione elettronica obbligatoria nei riguardi della Pubblica Amministrazione avrebbe fatto risparmiare millemila milioni di euro, non spiegò quale fosse il risparmio.

come fare una fattura elettronica
Fonte: Digital360.it

I fogli di carta? I raccoglitori impolverati? Non credo. Ora lo so: far desistere chi deve essere pagato da una scuola o un Comune a fare la fattura, rinunciando così al proprio compenso. Geniale!

Comunque sia, parlavo di macumba, più che di fattura. Chi di voi conosce la storia del leggendario Monkey Island 2 ricorderà come, per un rito voodoo, servano quattro cose: qualcosa del tessuto, qualcosa della testa, qualcosa del morto e qualcosa del corpo.

Per la fattura elettronica è lo stesso. Servono infatti degli strumenti indispensabili, vale a dire:

  • Una casella PEC
  • Un kit per la firma digitale
  • Un programma per la creazione del file XML (la fattura in formato incomprensibile all’occhio umano, insomma)
  • Due o tre scatole di Maalox e tanto, tanto caffè.

Vediamo come ottenere il tutto, cercando di pagare il meno possibile (pia illusione).

Una casella PEC (Posta Elettronica Certificata)

Cos’è?

Si tratta dell’equivalente di una raccomandata in forma di email. Costa solo 6,10 euro (IVA inclusa) l’anno. Si può fare. Se non l’avete già (ricordo che quella fornita gratuitamente qualche anno fa dal Governo NON va bene, visto il servizio sta per essere smantellato)

Come si ottiene?

– Andate su www.pec.it

Scegliete il pacchetto da 5 euro (gli altri non credo convengano per chi non pensa di usarla pure per fare gli auguri di Natale), aggiungetelo al carrello, pagate e aspettate la conferma via email. Seguendo le istruzioni, dovrete poi fare l’accesso all’url che vi verrà indicato, fare l’upload della scansione di un vostro documento e…voilà, ecco pronta la PEC! (Fatto?! Già fatto?! Calmi, quella era la PIC…Purtroppo il seguito non sarà indolore)

Il kit per la firma digitale

Cos’è?

…è…come dire…una firma, però digitale. In termini ancora meno tecnici, si tratta di una pendrive con al suo interno una scheda SIM, identica a quella di un cellulare, chiamata però Carta Nazionale dei Servizi (da ora in avanti CNS). La pendrive è un semplice lettore che sfrutta dei certificati col vostro bel nome contenuti nella SIM per “firmare” un documento. In questo modo verrà certificato che, si, siete voi i responsabili legali, civili, penali e corporali di eventuali truffe, errori o omissioni all’interno della fattura. Come si utilizza la firma digitale lo vedremo tra un po’, intanto vediamo come ottenerla.

Come si ottiene?

Anche questa può essere fornita da più agenzie. Io mi sono affidato ad Aruba, ma più perché non mi andava di cercare. Aruba offre diversi pacchetti, cercando in tutti i modi di convincerti a prendere la loro pendrive brandizzata autoinstallante e supercool a 61 euro (+IVA) e 10 euro (+ IVA) di spedizione. Ammetto di non averla presa solo per un uso sconclusionato di mille “!!!!” nella loro pagina promozionale, tipo sito di phishing. Questo, più il fatto che costasse un occhio della testa.

Ho così preso il cosiddetto token (una pendrive triste e nera, insomma) + SIM card con la CNS (avete già dimenticato che sta per Carta Nazionale dei Servizi, eh?) per un totale di 63,44 euro, IVA e spedizione inclusa. Tanto. Troppo. Ma vale 3 anni, quindi piango con un occhio.

Cosa cambia dal modello supercool? Non si autoinstalla (noooo) e devi scaricare i driver (noooo!) dal sito di Aruba. Però costa una ventina di euro meno, quindi avrei accettato anche di andarla a ritirare io a nuoto.

La procedura per ottenere la CNS è pari a quella per ottenere un mutuo: intanto paghi il tutto e ovviamente ti aspetti che spediscano subito la pendrive.

Come no. Intanto devi scegliere tra:

  • fartela recapitare a casa (yeah!) ma poi doverti recare in Questura o affini per farti identificare (decisamente meno yeah)
  • farla recapitare presso un centro Mail Boxes, andarla tu a ritirare (poco yeah), pagare altri 11 euro (molto poco yeah) ma farti identificare subito lì (yeah!) mostrando un documento e risparmiando così tre o quattro ore di vita. Io ho scelto questa seconda opzione.

D’accordo, ma ora la spediranno subito!

Come no. Passano in media sette giorni lavorativi prima della spedizione, quindi si tratta di un’operazione da fare senza avere l’urgenza di emettere fatture, altrimenti il tempo volerà quasi quanto quando guardate l’acqua della pasta nella speranza possa bollire prima (come me, per la cronaca). Vi verrà notificata la spedizione e il centro Mail Boxes chiamerà all’arrivo del mega-pacco-gigante. Del resto, la spedizione è costata 10 euro, sarà tipo un cubo di un metro per un metro pesante venti chili.

No, è una busta. Peraltro pure aperta.

Al suo interno si trova:

  • il “Modulo di richiesta dispositivo di firma digitale” (da firmare in duplice copia, una delle quali resta a voi e va conservata)
  • il token (o, se vi siete lasciati tentare, la pendrive supercool)
  • la scheda SIM della CNS
  • la busta (questa deve essere chiusa) con i codici PIN e PUK

Oooh! Finalmente ho la firma digitale! Sotto con la fattura!

No. Non è ancora finita.

Le ultime formalità prima di utilizzare la firma digitale

Basta seguire le istruzioni contenute nell’email di avvenuta spedizione, una volta ricevuta la busta bisogna (cito)

  • Accedere alla pagina https://www.pec.it/KitFirmaDigitale/attivazione.aspx
  • Inserire i dati richiesti
  • Attendere la ricezione del messaggio di testo contenente il codice di attivazione personale per l’attivazione del certificato
  • Inserire il codice di attivazione personale nella pagina di attivazione.

Ci siamo quasi! Prima di poterla usare, soprattutto se avete scelto il token, dovete scaricare e installare tre software gratuiti.

1) Il driver per leggere la scheda SIM. Facile no?

No, visto che dovete prima capire quale sia il driver tra tre disponibili:

  • Incard?
  • Oberthur?
  • Athena?

L’unica cosa certa è che la Compagnia dell’Anello sarà finalmente riunita. Per rivelare l’arcano, dovete vedere che forma abbia la scheda SIM tra queste:

Come fare una fattura elettronica
Fonte: Aruba.it

e scaricare il driver apposito, usando i seguenti link:

Incard: scarica il driver dal sito Aruba.it

Oberthur: scarica il driver dal sito Aruba.it

Athena: scarica il driver dal sito Aruba.it

(per qualunque altro dubbio, c’è la chiarissima – uuu! – pagina di aiuto di Aruba)

(N.B. Se i link suddetti non dovessero funzionare e/o cercate le versioni per Linux e Mac, nel sito di Aruba in questa pagina dove poter trovare tutto il materiale più aggiornato)

2) Aruba Sign: è quello che serve a leggere la scheda SIM e firmare il documento. Lo trovate qui http://www.pec.it/Download/Software/FirmaDigitale/ArubaSign2_9_1.exe

Dopo aver sacrificato al vostro Dio un piccione e un porcellino d’India, versando il loro sangue sul token (rovinandolo e finendo per ordinare davvero la pendrive supercool…Ah, le strategie di marketing di Aruba!) avrete finalmente pronta la firma digitale. Fatevi una bella doccia fredda, preparate un’unghia di drago e della bava di lumaca e continuiamo con lo step successivo, degno di una megera: fare la fattura!

Quando il gioco lo fatt-uro, i duri cominciano a fatturare

(o le fatture cominciano a durare…non lo ricordo mai)

Fatto (fortunatamente una tantum) quanto appena descritto, sarà necessario trovare un servizio che vi compili le fatture in formato XML. Non vi serve sapere cosa sia l’XML, sappiate solo che è incomprensibile.

come fare una fattura elettronica

I servizi a disposizione sono tanti ma molti sono a disposizione solo delle aziende, come se i liberi professionisti non fatturassero mai alla Pubblica Amministrazione.

Personalmente mi sono trovato bene con Fattura24.it, quindi descriverò l’iter di compilazione fattura per mezzo loro, anche se è facilmente generalizzabile a tutti gli altri servizi (se ne conoscete altri, fatemelo sapere, è sempre meglio avere un piano B).

Hanno sia il piano Free (per chi fa 15 fatture l’anno…ma le produce solo in XML) sia in crescendo dai 60 euro l’anno in sui, con invio diretto della fattura elettronica ed altre funzionalità che, nel mio caso, non sono utili (listino, magazzino etc).

Farne una è semplice: si va su Fatture…

come fare la fattura elettronica fattura24-min

A quel punto di procede con la compilazione nel modo più classico possibile, specie se avete mai avuto un gestionale. Direi che l’inserimento dei dati è così palese che metto qui solo un esempio:

come fare la fattura elettronica fattura24 -4-min (1)

PDF o XML?

A quanto leggo, se non avete un account premium con Fattura24.it, che spedisce in automatico la fattura al sistema di interscambio, viene generato solo un file XML (si, proprio lui!) e non il PDF da stampare.

Ogni file XML creato avrà questo formato:

IT****************_00001.xml

…dove al posto degli asterischi non c’è una parolaccia (ah, sapeste quante ne sono volate….) ma il vostro codice fiscale.

Ogni file creato avrà un ordine progressivo (00001, 00002…) che, nota da ricordare, NON è necessariamente quello del numero della fattura. Più in avanti vedremo perché è importante.

Il file XML che potrete scaricare da qui NON è firmato e dunque non inviabile. Orsù, firmiamolo allora

Come si firma digitalmente un file XML?

Posate la Mont Blanc e prendete la ben più cara pendrive con la CNS dentro.

Avviate il software Aruba Sign e se tutto va bene (ossia se il sangue del porcellino d’India ha benedetto il dispositivo) vi apparirà questa maschera:

come fare una fattura elettronica

Inserite la pendrive e cliccate su “Firma” (ebbene si).

Vi chiederà il documento XML da firmare. Trovatelo e premete OK.

come fare una fattura elettronica

Nella schermata successiva dovreste vedere il vostro nome con una bella spunta verde sopra, il percorso dove dovrà salvare il file firmato e, soprattutto, il “Tipo Busta”.

come fare una fattura elettronica

Lasciate quella di default “Busta Crittografica P7M (CAdES)” e non fare come qualcuno che mise per mezza giornata il ben più logico “Aggiungi firma digitale a file XML”, visto che questo generò problemi quasi governativi che vi risparmio volentieri.

Premete OK e auspicabilmente riceverete conferma dell’avvenuta firma. Per essere certi, potete sottoporre a “Verifica” il file firmato scegliendo la corretta opzione (la V verde) nel menu principale. Se tutte le V nella verifica saranno verdi, siete a cavallo.

Ok, avete persino firmato il vostro primo file XML! L’avreste mai pensato? Ora c’è un ultimo passo da fare: una bella gita nel Sistema di Interscambio!

Cos’è il Sistema di Interscambio?

(il triangolo no, non l’avevo considerato)

No, nulla a che vedere col celebre ménage à trois narrato all’inizio. Il sistema di interscambio è il sistema di smistamento automatico delle fatture elettroniche verso la corretta destinazione.

Come fa il sistema a sapere dove mandare le fatture? Semplice, è tutto scritto nel bel file XML da voi mirabilmente compilato.

E’ tutto davvero interessante ma…posso sapere come inviare una fattura elettronica?

In un mondo ideale una persona si recherebbe nel sito predisposto dal Governo, dove già si trovano vari strumenti utili alla causa: http://www.fatturapa.gov.it/export/fatturazione/it/strumenti.htm

Tra questi, un sistema per la verifica della bontà del file (ne parlerò tra poco, citando gli infami “Errori”) e, appunto, la possibilità di inviare via web le fatture. Fantastico, no?

No, visto che non funziona e, se funziona, lo fa male. Dopo averci provato per due ore e mezza, di notte peraltro, la mattina alle 7.30 chiamo il loro call center. Cito fedelmente l’operatrice:

Operatrice: “Ma…scusi, perché utilizza il servizio via web?

Io: “Non lo so, forse perché il piccione viaggiatore non è annoverato dal genio che ha inventato sta cavolo di fattura”

Operatrice: “Ma è facilissimo! Basta mandare tramite posta certificata il file XML firmato come allegato a una email, indirizzandola a sdi01@pec.fatturapa.it

Io: “…tutto qui?”

Operatrice: “Siii, tutto qui! Come oggetto può mettere quello che le pare, anche solo Fattura PA”

Chiudo mestamente, provando a mandare le email come descritto. Caspita, funzionava. Vado a lavoro, felice. Chiamo le scuole dopo qualche ora, bullandomi della mia estrema abilità nella fatturazione elettronica e chiedendo una ovvia conferma della ricezione dei file.

Loro: “Non è arrivato niente”

Io: “…”

Controllo la posta: errori su errori. Il Sistema di Interscambio, infatti, non si limita a recapitare i file ma li controlla pure.

Se c’è anche il minimo errore formale, lo ritorna al mittente, prendendolo pure in giro.

Gli errori, questi odiosi sconosciuti

Nel sito del Governo è presente questo file con le indicazioni degli errori più comuni. Ne segnalo giusto i due più frequenti:

Errore 00001: Nome file non valido

Come dicevo, il file XML deve essere chiamato in modo particolare, altrimenti viene rifiutato. Ricordo che al posto degli asterischi ci sarà il vostro codice fiscale:

IT****************_00001.xml –>  Fattura non firmata

IT****************_00001.xml.p7m –>  Fattura firmata e pronta all’invio

Quindi, se chiamate il file pagamisubitosennòseducolabidella.xml.p7m non va bene.

Errore 00002: Nome file duplicato

Il più odioso. Mandate una fattura e vi torna indietro con questo codice, indicante che il file della fattura denominato IT****************_00001.xml.p7m l’avevate già mandato. Il sistema di interscambio infatti è come se dicesse “Furbetto furbetto, già hai mandato questa fattura…mica vuoi essere pagato due volte eh?”. Peccato che spesso sbrocchi e ti dia l’errore anche se mandi quel file per la prima volta.

Donde il dubbio: mica posso cambiare il nome del file di mia sponte! Se la mia fattura 01/2015 non si chiama pure IT****************_00001.xml.p7m Equitalia verrà a bussarmi a casa! Cosa faccio?

Chiamo di nuovo il call center, sperando di ritrovare la signorina così gentile di prima. Non era lei, ma aveva la voce altrettanto gentile. Spiego il mio problema e lei, prontamente, me lo risolve (cito fedelmente):

Operatrice: “Ma che seccatura! Lo volete capire che il numero progressivo del file NON deve essere necessariamente quello della fattura?!?

Io: “Come no?”

Operatrice: “Uff, no, possibile che tutti non lo capiate? Può essere 00001, 12345, quello che vuole”

Morale della favola: se vi torna indietro il file con l’errore 00002, cambiate il nome del file e rispeditelo.

Es: da IT****************_00001.xml.p7m a IT****************_00002.xml.p7m

Ho spedito la fattura elettronica! Mi ha pure dato la conferma di ricezione! E ora?

Ora verrete semplicemente odiati dal ragioniere o chiunque sia che dovrà perdere (cito) almeno diciotto minuti per scaricare, decriptare, visionare, controllare ed eventualmente approvare la vostra fattura.

Viva la semplificazione, insomma!

Aggiornamento: e il bollo virtuale?

Ah! Vi illudevate fosse tutto finito, non è vero? Eppure vi siete dimenticati (io l’ho fatto) del bollo virtuale, ossia quella roba appiccicosa e luminescente che si compra al tabacchi del valore di 2 euro da apporre sull’originale delle fatture (non soggette ad IVA) superiori a 77,47 euro.

Se vi state ancora chiedendo come attaccare la roba appiccicosa e luminescente a una fattura che non riuscite nemmeno a stampare, sappiate che la faccenda è ancora più semplice: si pagano i bolli cumulativi (quindi 2 euro per ogni fattura che ne richiede uno) tramite F24 (Sezione Erario, codice tributo 2501: “Imposta di bollo su libri, registri ed altri documenti rilevanti ai fini tributari”, articolo 6 del decreto del 17/6/2014”). Quando? Entro 120 giorni dalla data della chiusura dell’esercizio di riferimento. Tradotto: entro i primi 4 mesi (30 Aprile) dell’anno successivo. Era tanto difficile scrivere così, vero?

Aggiornamento bis: spetta, spetta…e come le conservo?

A quanto pare un cassetto (o una directory, per i puristi) non è sufficiente. Però rispetto agli scenari apocalittici iniziali (tipo dover pagare tot all’anno per avere un archivio blindato tipo Fort Knox su Aruba & co), le cose sembrano un filo migliorate. Sempre da Fattura24.it leggo:

“Come chiarito dal recente provvedimento del 30 aprile 2018, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione un servizio gratuito di conservazione a norma delle fatture (per 15 anni), al quale l’utente, se vorrà, potrà accedere manualmente o, in alternativa, potrà scegliere uno dei provider a pagamento presenti sul mercato.”

Non ce la faccio più!

No, non è ciò che dirai tu (spero), ma il mio stato psicofisico dopo la scrittura di questo articolo. Credo di aver detto tutto e spero di avervi fatto un bel regalo con questa guida semi-seria che magari vi ha pure strappato una risata. Del resto, se non la si prende sul ridere, c’è davvero da starci male…

Se avete gradito vi invito a condividere questa guida e avete esperienze in materia (strumenti non citati qui, altri servizi più economici etc) mi farebbe piacere leggere i vostri commenti. ;)

Uomo. Marito. Padre. Mi occupo di comunicazione sul web e marketing per professionisti e PMI. Scrittore per passione e narratore di aneddoti per diletto. Fedele al motto "Verba volant, scripta manent, internet docet".

279 commenti

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  • Mio padre stamattina “Dario, guarda un po’ come fare una fattura elettronica”..non pensavo fosse una sorta di condanna a morte :D
    Per fortuna ho beccato questa guida, inutile dire che il sito di riferimento è (caSUalmente o caUSalmente) abbastanza vago e poco d’aiuto.
    Spero di riuscirci, nel frattempo…grazie! :)

    • Ciao Dario, io voto per il caUSalmente…Sono un benpensante nato, sai… ;) Spero davvero possa esservi utile, se hai qualche dubbio chiedi pure, così da integrarla. In bocca al lupo (o al sistema d’interscambio)!

  • Date una medaglia a quest’uomo !!! :D
    Io sto PROVANDO ad usare quella di Aruba https://fatturapa.aruba.it. Avendo la PEC li ed avendo trovato 1 anno gratis di servizio proviamo….sull’orlo del volo dal balcone (mio o del pc…da decidere ancora) ho trovato la guida!

    Prima di tutto mi ha rallegrato la cosa! So di non essere solo ora….grazie! In più mi è molto più chiara come funzioni il tutto.

    Ora confido venga aperto un associazione per l’aiuto delle persone impazzite causa fatturazione elettronica. Un numero verde, un centro di riabilitazione….inizio io.

    Ciao sono Enrico ed ho avuto a che fare con la fatturazione elettronica…..

    • Ennò Enrico, il primo Fatturistaelettronico Anonimo devo essere io ;) Grazie per il tuo divertente commento, mi fa piacere che la guida possa servire a qualcuno e invito anche te a segnalarmi eventuali difformità o suggerimenti che possano renderla migliore!

      • Ciao Piera, credo che l’utilità di poterlo decriptare sia solo a favore di chi riceve la fattura, quindi una pubblica amministrazione. Che esigenze avevi? Io ho provato col cruscotto offerto da fatturaperutti.it ma non ci sono riuscito. Vediamo se Ernico può dirci se quello di Aruba può farlo…

        • dopo aver fatto la mia prima fattura elettronica con fatturapertutti.it (aggratis! e relativamente facile) ho capito che è “aggratis” solo perchè ti rimane un file incomprensibile…per averne uno semi-comprensibile devi pagare il servizio…e siccome la mia commercialista ne vuole uno comprensibile (chissà poi perchè!!) mi sono rivolta a portalearchgenova.visura.it (che è quello consigliato – legato all’ordine degli architetti di Genova). Questo servizio inoltre pare conservi anche i documenti (altra cosa che mi sembra di capire essere obbligatoria!)…bene!
          Vi risparmio l’iter per iscrivermi al sito, acquistare il pacchetto fatture (dovendo rimandare il contratto firmato digitalmente), inserire la nuova ditta (ossia i dati della mia società che emetterà fattura …perchè non basta inserire i dati ma dopo averlo fatto bisogna anche rimandare un altro documento firmato digitalmente e aspettare che loro inseriscano i dati e ti diano l’ok), compilare la fattura elettonica che tu a quel punto pensi venga fatta in automatico inserendo l’imponibile…e invece no devi inserire tutte le cifre tu (cassa, imponibile, iva, ritenuta d’acconto, totale …il tutto in maniera del tutto casuale e disordinato!!), e finalmente cliccare su invia. Ohhhh quindi l’unica cosa che mi risparmia questo servizio a pagamento è la firma digitale della fattura ed il suo invio tramite pec. (l’unica soddisfazione che avrei avuto tra l’altro dopo aver passato una settimana a cercare di farla!!)
          Ma sono obbligata a pagare un servizio per avere la conservazione di una fattura (che tra l’altro dentro al loro belin di sito non trovo) e la sua versione in maniera comprensibile (ossia 2 dico 2 pagine di fattura!!).
          Ahhh dimenticavo se non capisco qualcosa (ad esempio dove ritrovare la mia fattura) devo pagare ed attivare un servizio di assistenza)!!
          Io ci rinuncio …mi dicono che loro la conservano …gli credo sulla parola!!

          PS: ma voi come avete fatto per la stampa comprensibile e la conservazione del documento???

          • Ciao Claudia,
            su Fattura Per Tutti puoi visualizzare e stampare il file XML (la fattura elettronica) anche con la versione gratuita, inoltre la puoi esportare in PDF e inviarla al commercialista.

            Non è vero che, come dici tu, “è ‘aggratis’ solo perché ti rimane un file incomprensibile…per averne uno semi-comprensibile devi pagare il servizio”.

            La versione è “aggratis” perché la fattura la firmi e la spedisci con i tuoi mezzi.

            La versione gratuita ha tutte le funzionalità della versione a pagamento.

            La differenza è che in quella a pagamento è Fattura Per Tutti che firma e spedisce le fatture al sistema di Interscambio al posto tuo, e ti informa su tutti gli stati di avanzamento della fattura (firmata ed inviata, consegnata, accettata, etc..).

            La versione a pagamento ha un prezzo che varia dai 35 ai 70 euro all’anno con 5/40 fatture incluse. Quanto vale un’ora del tuo tempo? ci hai mai pensato?

            Ciao,
            Giusepe

          • Ciao Giuseppe, ne approfitto per chiederti aiuto per stampare una fattura semi- normale (il commercialista la vuole comprensibile!!).Allora dentro al sito fatturapertutti, accedi alla console, fatture elettroniche, stato flussi xml, documenti …qui trovo la mia fattura n° 1 ok!
            clicco su parcella 1 e trovo flussi xml, scorrendo in basso trovo Anteprima fattura elettronica e 2 pagine di fattura (dati relativi alla trasmissione, dati del cendente, dati anagrafici etc etc)…è questo quello che intendi tu per file .pdf della fattura? se non è così mi sai indicare come fare a generare il file .pdf?
            Grazie mille, buona giornata!

          • Ciao Claudia,
            per stampare la fattura elettronica oppure salvarla in formato PDF in “formato comprensibile” ovvero in linguaggio umano, fai così:

            1. Dal menù “Documenti” seleziona la fattura che ti interessa;

            2. una volta selezionata la fattura clicca sul bottone “Stampa” che trovi nella barra degli strumenti;

            3. Si aprirà una finestra con l’anteprima della fattura dalla quale puoi scegliere se stamparla oppure salvarla in PDF.

            Spero di esserti stato utile!

            Buona giornata,
            Giuseppe

          • Buongiorno a tutti,
            seguendo queste istruzioni a me nella versione gratuita non compare il tasto stampa. Siamo sicuri che la stampa in pdf sia possibile anche senza acquistare la versione pro?

  • Ciao a tutti, anche io sto rovando con Aruba. Le schermate sono piene di codici da inserire; non è chiaro se esistano o se devono essere una mia creazione. Il manuale scaricabile non mi pare di grande aiuto per i professionisti. Mi faccio forza e continuo. Buona giornata

    • Ciao Valeria, se anche tu hai qualche nota per integrare l’articolo (visto che in più di uno usate Aruba, che io ho abilmente evitato limitandomi alla PEC :P) sei la benvenuta, così da evitare il ricovero ad altre persone :)

    • Ciao, provo a fare un sunto super super veloce perchè purtroppo al momento ho poco tempo…Praticamente devi:
      – scegliere “Creazione guidata fattura PA” dalla home
      – in alto scegli “tipo fattura” e data
      – metti il “codice univoco ufficio” e premi “Cerca” . il programma cercherà da solo l’anagrafica. premi sulla freccina verde accanto all’anagrafica.
      – premi “successivo”
      – inserisci i prodotti da fatturare (li devi creare i codici se non l’hai già fatto una volta. premi “Crea-inserisci nuovo prodotto” e ti inventi un codice che sia comodo a te in base a cosa vendi. noi abbiamo messo “canone mensile” essendo un servizio di 1 mese ogni volta)
      …da li vai avanti…non mi sembra ci siano altri codici particolari dopo. appena ne creo un’altra vedo di fare una “mini guida” completa così ve la posto qui.

      scusate ma non riesco a scrivere di più…spero ti sia utile

      • Diventa determinante, e sottolineo determinante, durante la fase di installazione del profilo non commettere l’errore che ho fatto io di inserire ditta individuale al posto di libero professionista, perchè altrimenti rimani bloccato e aspetti i ticket di risposta che non arrivano mai.
        Ps tutto il week end impegnato in questa ardua impresa….risultato sono ancora al punto di partenza.

    • sono nella situazione di Valeria… fattura elettronica PA con aruba…
      ma non ho ancora capito come c@@@ si fa!! AIUTOOOOOOOO

  • Complimenti per la tua puntuale guida semiseria (ma non troppo) sulla fatturazione elettronica.

    L’applicazione che abbiamo sviluppato è stata concepita per sollevare professionisti ed imprenditori da tutto ciò che hai descritto. Non è stato un gioco da ragazzi!

    Il servizio gratuito sul web ha comportato un significativo investimento da parte nostra e siamo felici che qualcuno sia riuscito ad apprezzarlo.

    Sull’utilizzo della piattaforma per non affrontare questo stillicidio tra Pec e Firme digitali, invio e gestione degli errori, il costo di qualche euro è abbondantemente giustificato non fosse altro per l’incertezza dell’esito della fattura elettronica.

    Affidare a terzi la fatturazione è delicato, come hai giustamente sottolineato, ma è meno delicato che affidare la gestione finanziaria agli istituti di credito, in fondo la fattura elettronica è solo un documento contabile.

    Grazie,
    Giuseppe

    • Ciao Giuseppe, intanto complimenti visto che un’azienda che “ascolta” ciò che dicono i clienti online è un’azienda che vuole migliorarsi. Certo, ora saprò pure con chi prendermela qualora le fatture che dovrò fare a breve mi diano problemi, ma… ;) Avete corretto il bug Chrome/Firefox? Lo so io quante ve ne ho dette quel pomeriggio… :)

  • Grazie Massimo, grazie.
    La pubblica amministrazione cui io devo fatturare mi ha detto che non serve la firma digitale. Può essere?
    Boh!
    Lavinia

  • Buongiorno Massimo,
    Sono un Architetto in associazione professionale. Agli Enti pubblici fatturiamo naturalmente con p.iva della associazione (io non ho una mia personale p.iva).
    Quindi i primi dubbi iniziano già nella mascherina COMPLETA LA TUA ANAGRAFICA CEDENTE.
    Il cedente è la associazione professionale ma se inserisco come soggetto “persona giuridica” spariscono le caselle dei miei dati personali (delegato ad attivare l’account). e più avanti ci sono dati di iscrizione alla cassa che non possono essere quelli della associazione che non è iscritta. ne deduco che persona giuridica può essere solo una società di progettazione.
    Se metto persona fisica e metto i miei dati, p.iva e cod fisc non sono miei.
    Se metto N/A come sopra.

    qualcuno ha già incocciato con questo problema ??????
    Paolo

    • Ciao Paolo, purtroppo a me non è capitato perché io ho una partita IVA personale. Hai provato a contattare direttamente la loro assistenza clienti? Magari è un caso a cui non avevano pensato e possono implementare velocemente quella funzione. Che ne pensi?

      • ciao Massimo, Prova e riprova alla fine ho risolto in questo modo:
        Ragione Sociale: l’associazione professionale – IVA e Cod. Fiscale dell’associazione professionale
        Soggetto : persona fisica
        I dati seguenti sono i miei dati personali in quanto sarò io in qualità di rappresentante o delegato dai miei associati a firmare la fattura elettronica con la mia firma digitale che nel frattempo ho preso da Aruba.
        Per il resto effettivamente i tutorial sono chiari ed efficaci.
        C’è poi tutto il tema della conservazione su cui ho trovato una cosa abbastanza chiara a questo indirizzo http://www.softcombn.com/nfree/2015/04/manuale-di-conservazione-fattura-elettronica/.
        Occorrerà provarci.

        Un ringraziamento perchè all’inizio avevo già deciso di andare dal nostro commercialista, ma leggendo il tuo blog ho voluto provare fino a riuscirci

        buon lavoro
        Paolo

        • Paolo, grazie mille per la spiegazione (sono sicuro aiuterà qualcuno) e per il link. Il tema conservazione è effettivamente importante, io non l’ho trattato perché – prima di avere qualcosa da conservare – ho pensato fosse meglio capire come creare quel qualcosa ;) Grazie ancora!

  • Volevo ringraziarti tantissimo per questa tua guida molto dettagliata e veramente facile da capire. Grazie a te ho appena mandato la mia prima Fattura Elettronica!!

      • Incredibile sono riuscita a fare la fattura, generare il file xml, firmarlo ed inoltrarlo…ora vediamo cosa succede!
        Grazie infinite a Massimo Cappanera …un genio… e a Paolo Simonetti che mi ha aiutato tantissimo…avendo la stessa situazione!
        Ora con la stessa verve ironica mi indicate una giuda anche per la conservazione? Mi amerei alla follia!

        PS: considerazioni dopo aver “partorito” una fattura elettronica: ma PERCHE’ …PERCHE’???

        • …più che “vediamo cosa succede” direi “vediamo QUANDO mi pagano”! Le Pubbliche Amministrazioni non sono famose per i tempi celeri…Grazie per l’appellativo di genio, ma il massimo che mi ritrovo è la lampada ;)

          La guida per la conservazione? Mi hai dato un’idea…Vediamo cosa riesco a tirare fuori (sempre dalla lampada, è chiaro)

  • Grazie,grazie,grazie e ancora grazie per la guida dettagliata.
    Ne ho inviata una.
    Speriamo bene

    Luigi

  • Ciao Massimo, grazie per la esaustiva e divertente guida.
    Da informatico, e tributarista a tempo perso (da più di 10 anni mi occupo della contabilità di mia moglie, lavoratrice autonoma) mi sono spesso scontrato con le logiche perverse della P.A. :-)
    Solo chi ci è passato, può rendersi conto di cosa vuol dire destreggiarsi con gli applicativi messi a disposizione per esempio dalla Sogei (a Roma li chiamano So’Geni :-))).
    Ora pure per me inizia la via crucis della fattura elettronica, da emettere ad un Comune.
    Ho intenzione di utilizzare il servizio di Aruba (di cui ho già la PEC), gratuito per un anno:
    https://www.pec.it/CosaFatturazioneElettronicaPA.aspx
    Poi costerà 25 euro / anno + IVA, ma per intanto consente di evitare uno dei tre scogli: il kit per la firma elettronica.
    Vi racconterò come è andata.
    Ciao.

    • Ciao [qua mi trovo in difficoltà perché mi piace sempre chiamare per nome ma vado nel panico quando ne trovo due di fila, non sapendo se ti fai chiamare Giovanni Battista, Giovanbattista, Giovanni, Battista o “ehi tu”), allora attendiamo tutti un racconto della tua epopea nel mondo arubesco :) In effetti, poter aggiornare la guida con altri servizi non può che aiutare più gente. Grazie! :)

    • Gli amici mi chiamano Gibì o Giamba :-))
      Primi passi… attivato senza sforzo il servizio “fattura elettronica” di Aruba, gratuito per un anno.
      Il sito è molto spartano, privo di help o tutorial (almeno direttamente su fatturapa.aruba.it), e piuttosto “bacato”, nel senso che – smanettando – mi è capitato più volte di mandare in crash la pagina, o di ritrovarmi al login. Comunque funziona.
      La prima cosa da fare è andare su “PASSWORD” (???) > Regime fiscale (che c’entra con la password?) ed impostare alcuni (pochi) dati riguardanti la propria attività. Senza queste impostazioni, la fattura uscirà errata (per esempio priva di ritenuta d’acconto).
      Si potrà quindi procedere con “Creazione guidata fattura PA”, che a mio avviso per un inesperto non risulterà tanto guidata… ma con un po’ di impegno possiamo farcela.
      La prima cosa è individuare il destinatario (c’è una funzione di ricerca abbastanza buona), quindi inserire i dati della fattura (importo, causale, data, conto di regolamento…).
      E’ facoltativa (ma in generale richiesta dalla P.A.) la sezione “Rif.Documenti” che in buona sostanza contiene un riferimento all’ordine / commessa / contratto con la P.A. Tra i campi richiesti ci sono “CUP” e “CIG” che per ora sono oggetti misteriosi: ho chiesto al ragioniere del Comune, vediamo quando mi risponderà.
      Altro aspetto importante (da verificare con il committente) è la applicazione o meno del c.d. “SPLIT PAYMENT” dell’IVA. Di solito (ora lo hanno esteso anche alle Scuole) il nuovo regime va applicato. Cosa cambierà? Che (a differenza delle fatture “normali”), il committente NON darà l’IVA al professionista, ma si occuperà di versarla automaticamente. Questo ovviamente significa che l’IVA, nonostante sia esposta in fattura, NON DOVRA’ ESSERE VERSATA dal professionista.
      Qui mi sono fermato perché – come detto – sono in attesa di chiarimenti dal committente.
      Alla prossima,
      GB

    • Seconda puntata.
      Il ragioniere del Comune mi ha passato il CIG da inserire in fattura (è un codice alfanumerico che rappresenta la commessa al professionista), e mi ha detto che il CUP non serve.
      Nel frattempo il sito di aruba è cambiato, e ora il regime fiscale non si trova più sotto “password”, ma proprio sotto “regime fiscale” :-)
      Il problema è che ora non c’è più modo di cambiare la password, ma per ora la cosa non mi agita :-)

      Una precisazione sullo “split payment”. La Circolare AdE n. 6/E del 19/02/2015, al paragrafo 8.7, ha precisato che i professionisti cui si applica la ritenuta d’acconto SONO ESONERATI DALLO SPLIT PAYMENT. Se siete in tali condizioni, allora non si applica quanto ho scritto nel mio msg precedente.

      Completata dunque la fattura con i dati mancanti (va inserita anche la modalità di pagamento… tipicamente bonifico, con IBAN del conto da accreditare), il resto della strada è stato in discesa.
      Ho prima dovuto CONFERMARE la fattura stessa, e quindi premere il pulsante FIRMA E INVIA. Immediatamente, su fatture > notifiche, ho avuto la conferma dell’invio.
      Nell’arco di qualche ora sono arrivate (anche sulla casella pec) le ricevute di consegna e di accetazione da parte del Sistema di Interscambio (il repository unico delle fatture della PA), con un link tipo https://sdi.fatturapa.gov.it/SdI2FatturaPAWeb/DettaglioIdSdi.do?id=XXXXXXXXX dove al posto delle “X” c’è il numero della fattura, attribuito dal SdI.

      Ovviamente non è ancora finita! :-)
      Ma ora è lavoro per il ragioniere del Comune (come ben scritto nell’articolo)…

      Ciao ciao,

      Gibì

  • Grazie Massimo! Esilarante e confortante, so di non essere sola! Il mio dialogo con la commercialista è stato identico al tuo, con la deliziosa aggiunta del consiglio a recarmi all’Agenzia delle Entrate di Roma (via Ippolito Nievo), dove si è verificato uno scaricabarile classico, con finale a sorpresa: colpita dai miei appelli accorati al senso di responsabilità, al senso del dovere, al paternalismo più bieco nonché all’appartenenza al genere umano superiore di funzionario dell’Agenzia delle Entrate (vedi Fisco amico etv etc), la dirigente alla quale sono infine approdata, dopo l’iniziale, irritato tentativo di lavarsene le mani, si è messa a cercare disperatamente sul sito del governo , uscendone alla fine sconfitta e disfatta più di me. Niente da fare. Poi l’epopea è continuata per un po’, e nel frattempo sono passati mesi. Ormai un anno. E nel frattempo sono stata richiamata a tenere delle lezioni all’Accademia d’Arte Drammatica, così mi sono munita di PEC e dispositivo CNS. Ora ne va del mio onore. DEVO fare fattura!
    Sono una drammaturga e devo dire che la tua guida, oltre che una consolazione per lo spirito è veramente divertente! Dovresti scriverci una commedia!
    Un caro saluto, chissà se riuscirò a fatturare… mah… magari la commedia la scriverò anch’io!

    • Carissima Maria Letizia, credici o meno ho un passato (presente?) da autore di racconti brevi umoristici e di piccole commedie teatrali per ragazzi e adulti disabili, quindi non sei andata molto distante ;) Sono felice che la guida stia riscuotendo un successo frutto del semplice aiuto (anche reciproco, se guardi i commenti) e della disperazione comune, come anche di tutte le volte che ricevo un parere come il tuo. Coraggio che ce la farai! Come già scritto, se ce l’ho fatta io… :)

  • Ciao Massimo, davvero grazie per la tua guida. Ti vorrei chiedere: una volta inviata la pec della fattura che obblighi di conservazione ci sono? Cioè cosa appunto devo conservare sul pc, le ricevute della pec? Altra domanda: al commericalista tu cosa porti? La stampa della fattura firmata?
    Grazie mille

  • Grazie, grazie, grazie!!! Senza questa guida non ce l’avrei mai mai mai fatta!!!
    Spero di vedere un giorno la mia fattura pagata…
    GRAZIE!!!!

  • Buongiorno, stamattina ho inserito 3 fatture: dovevano essere datate tutte 31/7, ma invece per un errore di sistema, alla seconda è stata inserita la data 6/8. Il problema ora è che ho inserito una fattura 5 in data 31/7, una fattuta 6 in data 6/8 e una fattura 7 in data 31/7. Quindi le fatture sono sequenziali, ma la data di invio della seconda è, per errore, successivo alla terza. Non posso più modificarle perchè già in consegna presso la PA.
    Incorro in qualche sanzione?
    Aiuto!!!!!!
    Grazie

    • Ciao Elena, ti rispondo non da fiscalista ma da tizio che ha imparato a sue spese come fare ste fatture :) Ti consiglio due cose: o chiami il committente del lavoro e annullate la fattura incriminata, oppure (e credo sia la strada migliore) parli col tuo commercialista e gli esponi la vicenda. Forse ti darà lo stesso consiglio di cui sopra, però è sempre meglio un parere da esperto. Comunque stai tranquilla, non credo sia così irreparabile..

  • Buongiorno Massimo,
    complimenti per la guida dettagliata, mi è stata davvero di aiuto per la compilazione. Io mi ero iscritta ad aruba ( poichè ho con loro pec e firma digitale) ma un’erronea registrazione come società invece che come professionista singolo, (faccio parte di uno studio associato e pensavo fosse corretto scegliere quell’opzione ) mi ha impedito di compilare la fattura. Ho chiesto assistenza per modificare l’iscrizione, ma, forse perchè utente free, dopo più di una settimana non ho ricevuto risposta. Vista l’urgenza della spedizione della fattura mi sono iscritta su fatturaxtutti e mi sono trovata molto bene. Tra l’altro anche se utente free, il sito ha una chat molto attenta e puntuale dalla quale tra l’altro, ho avuto un pò di notizie riguardo alla conservazione sostitutiva o archiviazione delle fatture (quelle del 2015 andranno conservate nel 2016 ed è un servizio che viene reso anche da loro a pagamento annuale ad un prezzo modico).
    Come dicevo ho compilato due fatture e dopo averle controllate sul sito fatturapa.gov le ho firmate digitalmente e mi sono accorta che sul sito dicevano di inviare sia la fattura firmata digitalmente che un file archivio contenente la fattura firmata in formato zip. Quindi ho inviato fattura firmata e fattura zippata al centralone. Risultato : errore di scarto 0001- nome file non valido, ma subito dopo mi è arrivata la ricevuta di consegna della fattura. Secondo lei la ricevuta di consegna annulla la notifica di scarto, e quindi è andata a buon fine? In caso fosse stata scartata, posso ripresentare la stessa fattura, magari con un diverso numero di serie per evitare confusione?Ho sbagliato ad allegare il file zip oltre alla fattura?
    Grazie

  • Ciao Massimo, innanzi tutto grazie per la guida, utile, chiara e simpatica (ci si deve fare forza tra sfigati…) detto questo: devo fare fattura a ente pubblico, ma credo che sarà una e basta… mi chiedevo, ma la questione intermediari come funziona? forse conviene se il numero di fatture è esiguo? lo so, è evidente che sta truffa digitale è fatta per ingrassare le tasche di questi soggetti terzi… ma nel piccolo…

    • Ciao Nicola! Bella domanda…Te la ribatto con “Chi te lo dice che da qui a tre anni ne avrai fatto solo una?”. Perché visto che la firma digitale ha tale scadenza, nulla toglie che potresti ammortizzarla meglio nel lungo periodo…Che poi sia tutto un magna magna s’è capito da tempo, ahimè! :(

  • Ciao a tutti … io ho attivato Doc fly di aruba, ho un negozio e devo emettere fattura ad un ente.il mio gestionale crea fatture in pdf che io ho convertito in xlm 1.0 (1.1 non ce l’ho) ho provato a caricarle su Doc ma mi da errore e devo rientrare.. qualche suggerimento ..???

    • Mmm…purtroppo io uso il DocFly, quindi non so come aiutarti :( Do per scontato sia un problema di troppi passaggi a causa delle conversioni, soprattutto da PDF in altro formato. Non c’è proprio modo di bypassare i PDF?

  • ciao a tutti … ho risolto in modo economico e, udite udite ,… veloce..
    ho trovato OBIETTIVO IMPRESA sito di pratiche on line ,c’è Alessandro che è molto ma molto “umano”.
    con 2 euro mi trasforma il mio pdf della fattura in formato xlm corretto e me lo manda indietro per mail.
    lo carichi con Aruba,lo inoltri ed il gioco è fatto.
    Cosi’ non hai il problema di avere un numero fattura diverso da quello già creato…

    PS devi comprare un pacchetto da 32 euro, MA SECONDO ME sono ben investiti…

    ciaooooo

  • Divertente!!! Anche l’impegno è ammirevole, però mi nasce un dubbio: la conservazione elettronica delle Ft alla PA chi la fa?

  • Ciao Massimo grazie per il tuo lavoro. Sono finalmente riuscita a produrre una fattura elettronica ad hoc. Ho un problema pero’ (uno solo so che è strano!). Ho inserito i dati relativi al pagamento, ma nel riepilogo della fattura i dati relativi a pagamento e banca non compaiono. Ho provato a reinserirli mille mila volte ma non ce verso di visualizzarli nel finale! Esiste qualche flag da spuntare o qualche pezzo che posso aver saltato?? grazie mille!

      • Ho usato aruba. Inserisco I dati del pagamento e Della Banca li ho inseriti nella sezione apposta ma poi nel riepilogo non compare? sn disperata non so come fare!

          • Ciao, mi sono imbattuto nel vostro scambio alla ricerca di una soluzione, quasi disperato, e il fatto che in DocFly vada “Confermata” la fattura per visualizzare l’IBAN è stata una rivelazione… Grazie!

        • salve Catia,
          sono impazzita per mesi con DocFly e finalmente inizio a raccapezzarmici.
          i dati relativi al pagamento si possono visualizzare solamente dopo aver confermato la fattura.
          quando è aperta non li visualizza.

          • … mi spiego meglio, quando lo stato della fattura è APERTO non vengono visualizzati i dati relativi al pagamento che vengono visualizzati con stato fattura CONFERMATO.

  • CIAO NELLA COMPILAZIONE DELLA FATTURA VORREI AGGIUNGERE LE SPESE AL NETTO DELL’IVA ….COME DIAVOLO SI FA’? O MEGLIO è PREVISTO?
    GRAZIE (HO ESEGUITO UNA PRESTAZIONE PER UN ENTE IN POCHI GIORNI …MOLTI PER COMPILARE LA FATTURA ELETTRONICA!
    GRAZIE

    • Ciao Teresa, non ho mai provato ma forse il sistema fatturapertutti.it lo permette. Vediamo se Giuseppe, che lavora per loro, ci sa dire di più :) Male che vada gli scrivi una email :)

  • Ciao massimo .
    Dopo aver creato la fattura ed averla firmato digitalmente vado sul sito fatturapa del governo e la sottopongo a verifica , qui mi dice che è tutto ok .
    A questo punto entro sulla mia PEC invio la fattura . a questo punto mi arrivano 4 mail
    in ordine di arrivo :
    accettazione fattura
    consegna fattura queste ( queste due contemporaneamente )
    poi un altra mail con scritto : avviso di non accettazione . Aprendola leggo,” è stato rilevato un problema che ne impedisce l’accettazione
    a causa di : destinatario non presente in To o Cc.
    Il messaggio non è stato accettato.”
    qualche minuto dopo ne arriva un’altra con scritto
    posta ceertificata : ricevuta di consegna .

    cosa significa ?
    la fattura è valida o no

    • Ciao Giorgio, mi sa che non è valida. Un consiglio: bypassa fatturapa, gli stessi del call center LORO mi hanno detto che è meglio. La verifica te la fa il sistema d’interscambio, come hai ben notato. A me un errore simile me lo dava perché provavo a mettere un mio indirizzo non PEC in CC, ma nel tuo caso è come se non ci fosse il destinatario! Hai controllato se il sistema ha preso il codice dell’ente pubblico che ti deve pagare? Perché il SdI capisce dove mandare la fattura proprio grazie ad esso.

      • Ciao Massimo .
        La cosa strana e che l’avviso di non accettazione mi è stato mandato dalla casella postale di Aruba ( dove io ho la PEC ). non dal centro unico di recezione delle fatture elettroniche per la pubblica amministrazione .
        Dopo dieci minuti da questo avviso mi è arrivata una mail da sdi19@pec.fatturapa.it con scritto ” ricevuta di consegna e il numero della ricevuta stessa .
        Dunque presumo che la mail con la fattura sia arrivata al sistema di interscambio , avendo io ricevuto da quest ‘ ultimo la ricevuta di consegna .
        Che ne pensi Massimo ? la ricevuta di consegna con il suo numero seriale significa che il sistema ha ricevuto la mia fattura ?
        Se si devo attendere altre mail dove mi da la conferma della validità della fattura stessa … oppure ora devo solo aspettare il tanto atteso bonifico da parte dell’ente interessato ?
        Grazie in anticipo .

        • Giorgio, a questo punto ti conviene davvero contattare Aruba perché la tecnica di aspettare il bonifico purtroppo potrebbe solo peggiorare le cose. In alternativa, se hai qualche contatto, chiedi all’Ente stesso se ha ricevuto la fattura. Io faccio così, tanto per loro è una noia così grande che si solidarizza tutti insieme :)

  • Ciao Massimo,

    è stato gentile da parte tua pubblicare questo articolo, confesso di aver passato tutti i tuoi stadi mentali di fronte a questa assurda burocrazia… Ad ogni modo, anch’io come te ho acquistato il TOKEN per la firma digitale e sembrerebbe tutto a posto nel momento in cui ordino la firma, poi però, quando tento di verificarla (la V verde) mi dice che il certificato è sospeso e la firma invalida. Non capisco, ti è capitato qualcosa di simile per caso?

    Grazie mille in anticipo per l’attenzione,

    Serena

  • caro massimo,
    grazie per l’articolo.

    una domanda: il servizio di fatturazione di aruba, anche nel primo anno gratuito, pone la firma digitale con certificato di firma intestato ad ArubaPec e non all’intestatario della fattura. questo nel caso non si disponga di token o strumenti simili per fare la propria firma digitale.

    sapete se la PA accetta tale firma digitale intestata ad aruba (e non a me che sarei l’intestatario della fattura)?

    grazie

    • salve Emanuele,
      la PA ha regolarmente accettato tutte le nostre fatture con firma digitale con certificato di firma intestato ad ArubaPec

  • Salve. Sto facendo la mia prima fattura elettronica con il software Aruba.
    Non ho capito dove e quando diamo il numero della Fattura!
    Non parlo del numero progressivo del file ma proprio del Numero Fattura. Come lo si attribuisce e quando? Qualcuno può aiutarmi?
    Grazie, Enza.

    • Ciao Enzo, purtroppo non uso Aruba…In realtà se per numero fattura intendi quello classico, io personalmente le numero a parte (rispetto a quelle tradizionali, dico) in modo progressivo con la lettera E per ricordare che si tratta di una elettronica. Ti riferivi a quello?

    • salve Enza,
      il numero e la data della fattura si attribuiscono nella prima finestra in alto a sinistra dopo aver cliccato su CREAZIONE GUIDATA FATTURA PA che si trova sulla home page

  • Grazie della guida, simpatica e…finalmente ci si capisce qualcosa!!
    In giro si legge solo teoria, mai come fare in concreto.

  • salve, dopo alcuni mesi a leggere e provare sono alla nostra 4° fattura e due gia sono state pagate. sembra che funziona!! ma ho un dubbio , se mi puoi aiutare….
    faccio con aruba le fatture e non riesco a capire dove inserire l’ IBAN , per compensare la mancanza invio all’ufficio della PA una dichiarazione di tracciabilità dei flussi finanziari con tutti i dati necessari e va tutto bene. ma mi piacerebbe inserire i dati direttamente nella fattura. grazie mille
    Antonella

    • Ciao Antonella, purtroppo non conosco il sistema di Aruba ma mi sembra strano ti accetti la fattura senza IBAN, essendo uno strumento mirato ad aumentare la tracciabilità dei pagamenti…Hai chiesto al loro servizio clienti? Qualora dovessi farlo, facci sapere com’è finita :)

    • salve Antonella,
      creando la fattura con Creazione Guidata Fattura PA, i passi sono:
      1) Inserisci il tipo e la data della fattura da creare
      Riepilogo Dati
      4) Inserisci i dati contrattuali
      subito dopo compare la schermata relativa alla modalità di pagamento, cliccando sulla scheda INSERISCI BANCA si può selezionare la banca d’appoggio che, se non presente nei loro elenchi, si può aggiungere cliccando sul pulsante “se non trovi la tua banca nell’elenco sotto, inserisci nuova banca”

  • Ciao a tutti.ieri ho sentito l’assistenza Aruba e il sistema numerazione in automatico le fatture a partire da 1 senza specificare/E. Ho fatto osservare che se uno passa ad Aruba dopo averne fatte 10 con un altro software non può Aruba nominarlo 1!!!!
    Ho deciso quindi di usare fatturapertutti.it
    Grazie a te che ce lo hai fatto conoscere!
    Molto semplice e per la prima fattura avere i tutorial aiuta un sacco.
    Grazie per l’umorismo perché effettivamente si perde la pazienza la prima volta..
    Enza

    • Ciao Enza, grazie per il prezioso contributo! Purtroppo Aruba si perde in queste cose…Crede che essere i primi o i più famosi a fare qualcosa porti automaticamente ad ignorare le alternative come quella che hai proposta tu, come se fosse impossibile usare prima di Aruba qualcos’altro… :

      • EVVIVA Massimo! PEC e firma digitale già le avevo, così sono partito avvantaggiato. Con il tuo aiuto, SOLO DUE ORE per la prima fattura inviata con successo!!! Grazie al progresso, d’ora in avanti ci occuperemo di produrre fatture INVECE di lavorare o di dormire…

  • Mi sono divertita molto nel leggere la guida e adesso ne so di piu’! per non sapere leggere e scrivere, le fatture elettroniche le ho fatte fare al commercialista, tanto la ditta per cui lavoro qualche costo dovra’ pure averlo, no? ma tra un paio di anni mi vedro’ costretta a farle da sola, visto che sara’ obbligatoria anche tra privati.
    spero solo che per quella volta sia arrivato gandalf e abbia semplificato il tutto

    • Sono molto felice di averti divertito, Alessia :) In effetti servono un paio d’anni di training autogeno per avventurarsi in questo mondo, quindi sei appena in tempo ;) Anche perché Gandalf, a bordo della sua mitica Panda 750 fire, è impantanato sulla Salerno-Reggio Calabria ;)

  • Ciao Massimo, ti ringrazio tanto per queste informazioni che hai dato qui. Sono molto divertenti, aiutano e ci fanno sentire meno soli, in questa giungla, piena di paradossi.
    Io son riuscito a fare quasi tutto con Aruba, ma non riesco a spedire la fattura perchè mi dà il seguente errore:
    (che chiama 0002): “Invalid content was found starting with element ‘ImponibileCassa’. One of ‘{AlCassa}’ is expected”.
    Secondo le signorine delle informazioni telefoniche di Aruba devo mettere qualcosa di diverso nella parte da riempire sul mio profilo Fiscale, per quello che riguarda nello specifico la Sezione: “Contributo previdenziale”.
    Avendo io il regime dei minimi con la gestione separata dell’INPS.
    Ho selezionato le seguenti risposte, rispondendo nel seguente modo:
    “tipo Cassa Previdenziale”: INPS
    Aliquota IVA Contributo previdenziale: 0%
    Contributo previdenziale: 0%
    Descrizione Contributo previdenziale: INPS (ho scritto così…)
    Contributo previdenziale soggetto a ritenuta: non ci ho messo il flag
    Natura IVA Cassa Previdenziale (da valorizzare nei casi di Aliquota IVA Contributo previdenziale pari a zero): io qui ho messo “esente IVA”, ma ci sono altre voci che potrei selezionare tipo: “Non imponibili”, “Non soggette”, “Escluse ex art.15”, “regime del margine”.
    Qualcuno che magari ha avuto lo stesso problema, o ha il mio stesso Profilo Fiscale, sa come aiutarmi: cosa devo selezionare?
    Se qualcuno sa rispondermi gliene sarei sempiternamente grato!
    Un saluto a tutti

    • Filippo, figurati! Mi dispiace solo non poterti aiutare, visto che non uso Aruba. Però in passato c’è stata una collaborazione deliziosa tra “arubiani”, speriamo di essere fortunati :) Hai contattato il loro servizio clienti nel frattempo?

  • buona sera, la tua guida è divertente, molto chiara e accurata, ma io che non sapevo di dover fare una fattura elettronica perchè di solito non lavoro con la PA, sono sprofondata nel più buoio sconforto:
    1 insegno cucina e non ho la minima capacità tecnologica, anzi usare il pc mi fa venire l’ansia
    2 ho partecipato ad un bando pubblico del mio comune di residenza che offriva un contributo in cambio di iniziative che valorizzassero il itorale sotto vari punti di vista, naturalmente io ho partecipato proponendo un corso di cucina marinara, anzi due. sia il bando che la convenzione che ho poi firmato richiedevano una fatturazione a norma di legge ed un resoconto dettagliato delle spese, cosa che al termine dei corsi ho puntualmente fatto. la referente che l’ha accettato non mi ha chiesto la fattura elettronica, l’ha fatto 50 giorni dopo il protocollo.l’importo che mi devono corrispondere per i due corsi è di 1200 euro, la fattura elettronica deve riportare solo il mio onorario e non le altre spese non imponibili ( affitto sala spese del materiale attrezzature).A VOI, INFINITAMENTE PIù COMPETENTI DI ME IN MATERIA ,CHIEDO:MENTRE MI RIPRENDO DALLO SHOCK E TROVO QUALCUNO CHE MI AIUTI , INSIEME ALLA TUA GUIDA A FARE LA F.E, POSSO CHIEDERE ALLA P.A CHE INTANTO MI LIQUIDINO LE SPESE SOSTENUTE DOCUMENTATE E PROTOCOLLATE?
    ho partecipato a questo bando pubblico con molto entusiasmo, ma si è presto rivelato una delle situazioni più frustranti che mi siano capitate.grazie mille

    • Mmmm…mi ha fatto molto ridere l’ “infinitamente più competenti”, visto che per quanto mi riguarda la questione fattura elettronica è stata una sorta d’incontro tra alcolisti anonimi, qui… ;) Credo che tu possa fare come dici, comunque. Se le spese non rientrano in fattura, ti faranno (paradossalmente in tempi più lunghi, però) un rimborso spese…

  • Grazie grazie grazie! Veramente utile. Io ci sono riuscito al terzo tentativo (non avevo spuntato una casella nella R.A) e mi hanno anche pagato!!!

  • ciao Massimo,
    so che è presto per cantar vittoria.
    Tra poco vado a dormire dopo una lotta di 4 giorni – 4 notti per la verità – durante le quali ho combattuto per far quagliare questa e-fattura. E non calcolo i tempi di attesa per l’arrivo del token alla mail box, etc. etc.
    Ma finalmente, seguendo passo passo le tue procedure, sono riuscito a spedirla.
    Ho la ragionevole speranza di non trovare domattina la posta piena di segnalazioni di errori, perché prima di inviarla ho fatto una verifica qui: http://sdi.fatturapa.gov.it/SdI2FatturaPAWeb/AccediAlServizioAction.do?pagina=controlla_fattura e, apparentemente, errori non ce ne sono. Ma è pur vero che in questo labirinto di ragionevole non c’è nulla. Ho avuto diversi intoppi. Per dirne un paio. Non riuscivo a inserire il numero della fattura (avevo scelto 1/2015/E): usando chrome come browser il campo era inaccessibile, usando i.explorer almeno riuscivo a piazzare il puntatore, ma cmq non mi digitava i caratteri. La cosa si è risolta con l’aiuto (via mail) dell’help desk: alla riapertura della pagina (con chrome) mi hanno fatto trovare il numero già nel suo campo. Un altro problema l’ho avuto qui: “Ci siamo quasi! Prima di poterla usare, soprattutto se avete scelto il token, dovete scaricare e installare tre software gratuiti.” Per un analfabeta informatico come me è stato un problema individuare il terzo software (il driver del token), ma tramite il call center l’ho trovato qui: http://www.pec.it/Download.aspx. Che dire? a 59 anni pensavo che questa volta avrei proprio dovuto rivolgermi a un commercialista, ma grazie al tuo aiuto ce l’ho fatta. E hai ragione: meglio prenderla sul ridere, probabilmente ti ho seguito anche per l’umorismo. Per questa volta il porcellino l’ha scampata!
    Un saluto

    • Grande porcellino (a dispetto del nick, eh eh eh), allora :) Grazie mille per aver raccontato la tua storia, sei l’esempio perfetto di quanto possa essere bella e utile la rete :)

  • ma ti meriti una statua grande così! ero nel panico, decisa a mollare tutto visto che aruba non mi aveva ancora attivato il servizio ed io dovevo mandare una fattura allo scoccare della mezzanotte.

    fortuna che avevo attivato tempo fa la firma digitale (autoinstallante, fornita dalla regione!), così non ho dovuto aspettare una vita. Grazie!

    ps. ma perchè il geometra del comune mi ha detto di mandare tutto alla pec del comune se questa cosa la fa il sistema in automatico? che non sia la sola a non aver capito un cazzo?

  • Non so se qualcuno ha già scritto in proposito ma, se non ho capito male, la “conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche” dovrebbe consistere, in realtà, nella conservazione in formato elettronico delle fatture cartacee. E’ così?

  • Massimo,
    grazie per la guida semplice ed esaustiva. Mi hai fatto risparmiare tempo, feticci e spilloni.
    L’invio della fattura via mail è andata a buon fine al primo tentativo.

  • in fatturaelettronica.pa.it sembra tutto molto semplice……. qualcuno ha provato???
    io con l’anno nuovo dovrò farne una e dopo aver letto la vostra guida ho preso paura e sono diventato un alcolista anonimo….. :)
    grazie

    • Ah ah, Vittorio, tranquillo, è un tunnel dal quale è più facile uscire ;) Dopo che il call center di quel sito mi ha sconsigliato quello stesso dito, diciamo che mi sono buttato su altro ;)

  • Grazie Massimo.
    Devo intascare 100 E piu iva dal mio comune. C’è da dire che appunto l iva che io ho gia anticipato non mi verra corrisposta grazie alla fattura elett che emettero’ ma scalato dall erario sucessivam. Ora, visto che con le P.A ci lavoro ben poco, dovrei spendere piu della meta dell importo da fatturare solo acquistare tutto cio che mi serve per emettere…..sto pensando seriamente di rinunciarci, piu cghe altro per risparmiarmi il fegato e ore di preziosa vita che potre passare sicuramente in altra maniera, avallando cosi la tua tesi, cioeè di come far risparmiare la P.A rinunciando ai compensi.
    La pec l ho gia acquistata ma oggi il mio commercialista mi suggerisce di andare alla camera di commercio per richiedere la pennina….haaaaaaaaaaa, sto uscendo di testa!

    • Marco, non saresti l’unico a richiedere la pennina alla CdC tranquillo. Certo, ti auguro di non fare la coda…però per quanto tu debba spendere la metà della cifra per ottenere tutto il necessario per la fattura elettronica, alla fine guardalo come un investimento (anche perché puoi scaricarti i costi dei vari strumenti, dalla PEC alla firma digitale)…chi ti dice che nel 2016 invece di 100 non saranno 1000 o più? :)

      • Ciao Marco,

        non so nella tua Regione ma qua in Sardegna la firma digitale viene fornita gratuitamente a tutti i cittadini che ne fanno richiesta, il tutto viene installato nella tessera sanitaria che a seguito dell’attivazione diviene una CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

        P.S.: complimenti Massimo x il tuo bellissimo lavoro

          • Ciao,

            curiosando su internet ho trovato questo link pti.regione.sicilia.it.
            Potreste eventualmente provare per capire se il servizio è ancora attivo.
            Ciao

          • Grazie Fabrizio! Look 1.0, realizzato con i fondi POR (roba che l’avranno pagato tipo due milioni di euro…), mmmm…preferisco farmi la firma digitale privata, guarda… :|

  • Ragazzi ciao.ho appena letto mentre mi informava sull’uso della marcatura temporale..che questa va apposta anche alle fatture elettroniche!!
    Qualcuno sa dirmi se devo e posso farlo ora a distanza di mesi dell’ala mia prima fattura elettronica? L’avevo fatta con FatturaperTutti…:)

    • Enza, mi hai messo in crisi…da quanto sapevo non c’era l’obbligo, ora non so se sono cambiate le cose. Di certo non penso si possa fare retroattivamente…Vediamo se Giuseppe risponderà anche a questo :)

      • Ok attendiamo…ho cercato di leggere qualcosa sul web e non ho capito se la marcatura… che fa parte della conservazione sostitutiva..si appone entro l’anno solare successivo…??

  • Qualcuno è in grado di farmi sapere come cambiare il numero della fattura su fatturapertutti?
    ho emesso due fatture, entrambe rifiutate dal sistema.
    Vorrei riuscire a rinominare le fatture per evitare che, a distanza di anni, un controllo fiscale mi contesti la mancata dichiarazione delle due fatture rifiutate.
    Quindi, a prescindere dalla numerazione data alla singola fattura compilata dal sito fatturapertutti, come faccio a numerare le fatture per la mia contabilità personale?
    Grazie
    PS ho inviato altro messaggio con lo stesso contenuto ma non è stato pubblicato….

    • Uhm, intanto scusa per il precedente messaggio…sotto Natale diciamo che non è andato tutto per il verso giusto nel versante commenti :) Per quanto riguarda FatturaPerTutti, direi di aspettare il commento di Giuseppe, che – lavorandoci – conosce meglio di chiunque altro la risposta alla domanda :)

  • Massimo sei un mito !!!
    Grazie a te abbiamo risolto la creazione della fattura elettronica e l’abbiamo addirittura inviata senza PEC ma direttamente dal chiarissssssssssssimo (ma dove ?) sito di fatturapa.

    Grazie !!!!!!

      • Ma è semplice,
        impiegando 2 giorni, 1 laurea, 3 diplomi, 2 fegati e leggendo anche le note a piè di pagina

        A dire il vero non so neanche io se è tutto a posto, comunque questo è quello che abbiamo fatto:
        – registrati su fatturapertutti
        – non capito un cavolo di come si compila la fattura
        – visto i favolosi tutorial
        – compilato la fattura elettronica
        – confermata, salvata, etc.
        – firmata con pennetta della Camera di Commercio (70 €)
        – accesso su Fatturapa con codice fiscale già registrato per Fisconline
        – fatto verificare al sistema che il file fosse corretto
        – salvataggio della schermata (non si sa mai)
        – invio in allegato sempre dal sito Fatturapa
        – attesa spasmodica di abbondanti 10 minuti (file di addirittura 6 Kb)
        – conferma che il file è stato inoltrato.
        Ora spero che lunedì mi dicano che è tutto corretto

        Ciao e grazie ancora

  • Non ho letto tutto perché per fortuna non devo fare io le fatture elettroniche ma mio padre, tramite la segretaria alla quale dovrò solo dare qualche dritta: in ogni caso grazie infinite per questo post!!!

  • Buongiorno a tutti, in merito alla numerazione della fattura e la corrispondenza alla copia cartacea che si tiene a studio per la denuncia dei redditi, mi domandavo se l’indicazione della fattura cartacea vada fatta nel campo “riferimenti” e “fatture collegate”, ovvero se, dopo aver compilato la fattura elettronica in ogni suo campo, per far riferimento alla propria fattura cartacea, non si possa inserire tali dati nei campi che ho indicato sopra.
    Questa possibilità mi era sfuggita ad un primo esame e chiedo conferma di quanto sopra esposo.
    Grazie
    GA

    • Ciao, mmm…io non mi ero mai posto il problema. Per quanto mi riguarda presenterò al commercialista la copia stampata della fattura, da quanto mi diceva la numerazione è un pro-forma più utile per lui che per altri (ma parlo da completo ignorante, quindi soppesate bene le mie parole).

  • Ciao! Ti ringrazio per questa guida, completa e anche molto ironica.
    Tuttavia, per la firma digitale, io non ho avuto bisogno di aquistare né il token, né la sim o la smart card, ora ti spiego.
    La regione Lombardia ha emesso qualche anno fa (quando c’era Formigoni presidente) le nuove tessere sanitarie, chiamate CRS (carta regionale dei servizi), che altro non sono delle card dotate di microchip, che però valgono anche come CNS.
    Io abito a Monza, e il mio comune fornisce gratuitamente a tutti i cittadini che ne fanno richiesta il lettore di smat card.
    Quindi per fare la firma digitale ho già tutto l’occorrente.
    Non so però se tutto questo servizio gratuito sia stato fatto solo in Lombardia o anche in altre regioni o comuni.

    • Caspita, allora siamo qui anni luce indietro…perché la tessera sanitaria c’è, ma non serve a una beneamata..ehm ehm…se non come reminder di codice fiscale fighetto e inquinante :) Qui in Sicilia non mi pare proprio funzioni così, se qualche corregionale mi vuole dare dell’ignorante e correggermi, ne sarò felicissimo! :D

  • Ciao Massimo,
    innanzitutto grazie per questa guida! In un primo momento avevo pensato di non farla proprio la fattura per evitare tutto lo sbatti, ma poi ho trovato il tuo post :)
    Ad un certo punto volevo piangere, poi spaccare lo schermo del mac, poi ho seguito passo passo l’iter da te descritto perfettamente e ce l’ho fatta (quasi).
    Ho solo una domanda da farti. Io ho emesso la mia prima fattura elettronica e scaricato il file xml.p7m.
    Lo devo inviare via email certificata a “sdi01@pec.fatturapa.it” cioè questo indirizzo è unico per tutti?
    Oppure devo trovare l’indirizzo a cui inviarla? E in caso dove lo trovo?

    Grazie ancora
    Ciao Cristina

      • Buongiorno a tutti!
        sono 4 giorni che litigo con la fattura elettronica… il commercialista mi ha suggerito di iscrivermi ad aruba (essendo gratuita per un anno) e poi se ne è lavato le mani…

        ho scelto di compilare la stessa manualmente, è (un pò) meno problematico della procedura guidata.. dopo aver confermato la fattura però mi sono bloccata…

        non ho il coraggio di premere “firma ed invia”…. i dubbi mi attanagliano…

        sul manuale di istruzioni scaricato da aruba c’è scritto: “ATTENZIONE: per poter firmare i documenti con prorpio certificato di firma, il cliente deve attivare il servizio di Firma Automatica Massiva; altrimenti il documento verrà firmato con il certificato di firma intestato ad Aruba Pec”… qualcuno sa spiegarmi cosa significa?
        la società per la quale sto emettendo la fattura ha firmato con la propria firma digitale il contratto (la pennetta infocert rilasciata dalla CCAA di Roma) quindi mi domando…devo in qualche modo firmare anche la fattura o è più che sufficiente che sia firmata da Aruba? ed infine…
        l’invio della fattura avverrà automaticamente?

        qualcuno è uscito vittorioso da questa battaglia?

          • avevo scritto ma….tutto taceva!
            alla fine ho lasciato il tutto così..

            grazie per il tuo blog..

            FANTASTICO ;)

        • buongiorno Flaminia,
          pur avendo una nostra firma digitale ho riscontrato qualche difficoltà ad utilizzarla con DocFly di Aruba quindi noi emettiamo regolarmente alla PA la fattura elettronica con certificato di firma intestato ad Aruba Pec e la procedura va sempre a buon fine.
          la fattura verrà inviata automaticamente al destinatario tramite il SDI

          • anche io alla fine ho lasciato il tutto così…
            sembra che sia andato tutto bene ed infatti il comune ha approvato la determina di liquidazione..

            spero solo ora di non far confusione con l’archivio! :(

      • Ciao Massimo,
        considera che io sono ancora in ballo con la fattura! Oramai la prendo a ridere. :)
        La prima volta è stata rifiutata per un errore e poi l’ho rimandata. Sembrava accettata … fino ad oggi quando mi ha chiamato l’amministrazione per dirmi che c’era un errore nel regime fiscale.
        Magari al 3 invio sarò più fortunata!

        Ho modificato così i miei dati nella sezione “Cedente” (sto utilizzando fatturapertutti), visualizzo il nuovo regime fiscale ed è tutto ok. Tuttavia, la fattura l’avevo già convalidata e scaricando il file xml vedo che è rimasto il vecchio codice. Ho già scritto al loro helpdesk per capire come posso fare.
        Per caso tu sai come faccio a far apparire il nuovo codice nel file xml o come faccio a generare un nuovo file xml della stessa fattura? Perchè non c’è un semplice tasto modifica?!!
        Avevo pensato di creare una nuova fattura, ma poi non mi permette di modificare il numero di fatturazione. Quindi ora sono in questo limbo.

        In più, smanettando stamattina per capire come fare per risolvere questo problema ho visto che nella parte di riepilogo pagamento c’è la possibilità di inserire il “bollo”. Io nelle mie benedette fatture normali applico la marca da bollo, quindi mi e ti chiedo se lo flaggo e lo inserisco in fattura, evito poi di pagarlo nella sezione erario come hai scritto tu?

        Grazie mille e incrocia le dita per me
        Cristina

        P.s. Ad ogno modo ho deciso che questi soldi quando, e se, arriveranno li spenderò tutti insieme per festeggiare la riuscita dell’impresa! :)

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