Chi sono (o chi mi credo di essere)

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“Che lavoro fai?”

“Dipende.”

Un giorno risposi: “Lo stesso lavoro di Mamma Pig”, lasciando le maestre dell’asilo di mio figlio sbigottite. Volevo solo dire che lavoro molto al computer, ma la citazione colta non venne compresa.

La metà delle mie conversazioni inizia così (con la domanda, non col riferimento a Mamma Pig). Potrei dire che mi occupo di formazione in comunicazione, nelle sue varie sfaccettature, incluso il marketing. Prendo molto sul serio questo lavoro, anche se chi segue le mie lezioni non mi descriverebbe come “serio”. Umoristicamente parlando, dico. Però funziona.

Mi occupo anche di strategie di comunicazione digitale per professionisti e aziende che vogliono aumentare la loro reputazione (e che lo faccio non per amor di patria, ma perché aiuta a riempire il frigo di casa). Non faccio video motivazionali, non ho un sistema per acquisire follower in tre step, non faccio sentire una capra digitale chi si rivolge a me. Se cerchi come aumentare 3000x il tuo fatturato in un mese, magari con un piccolo investimento in criptovalute, sei nel posto sbagliato.

Studio e formo le persone all’uso di varie forme di intelligenza artificiale, con l’obiettivo di far capire che è l’equivalente di uno strumento in cucina per aiutarti a fare una torta e non il robot che ti prepara la cena. Perché usare il microonde per scaldarti le lasagne non fa di te uno chef.

Ah, scrivo libri su tutto quello che mi interessa e che ha a che fare con la psicologia, la comunicazione, o le storie assurde che mi capitano, aventi come protagonisti badanti, truffatori, persone sorde, la ricerca di lavoro altrui… Insomma, una coerenza d’altri tempi. Però adoro farlo.

E nel tempo libero? Mi piace prendere in giro i truffatori (i più fighi lo chiamano scambaiting). Un hobby sottovalutato che mi impegna dal 2014, quando parlavo di truffe online e la gente mi guardava con compassione, come se avessi un cappello di carta stagnola e mettessi in guardia la gente dall’invasione aliena. Ora… beh, lo sappiamo tutti.

La verità è che faccio diverse cose che hanno tutte a che fare con la comunicazione e la psicologia. Non perché sono un genio del multitasking, ma perché mi sono accorto che sono tutte collegate in modi che all’inizio nemmeno io avevo capito. 

Del resto, c’è sempre una richiesta (problema) che richiede una strategia (soluzione) che va messa in pratica dal diretto interessato (utopia).

“Come fai ad essere così logorroico senza postare nulla sui social?”

Se mi hai cercato su Facebook, Instagram o altri social, penserai che non esisto, visto che non pubblico una virgola della mia vita privata e tengo la stessa foto da dieci anni a questa parte. C’è giusto qualcosa su LinkedIn.

A parte il fatto che trovo noiosi i social network, da qualche anno sono in fase di asocializzazione, anche se la gente mi paga per sapere come usarli. Sono praticamente un pacifista armaiolo.

“Come ti contatto?”

Contattami pure per ragioni lavorative o per questioni inerenti i miei articoli.

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Se invece non ti ho ancora convinto e vuoi saperne di più su di me, il mio sito e, leggendo tra le righe, chi ha ucciso Kennedy, ho pubblicato delle FAQ.

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