Sommario dell'articolo
Molto interessante il convegno “Il negozio nell’era di internet” promosso da Confcommercio. E’ stato fatto infatti un quadro statistico molto interessante (tranquillo, nulla di noioso!) sulle abitudini di acquisto degli italiani.
Chi compra su Internet in Italia?
Identikit del maschio medio (vediamo se ci rientri…sempre che tu sia maschio!) che compra su Internet:
- Single (altrimenti la moglie…)
- Sotto i 45 anni (questo spiega perché single!)
- Residente in famiglia (no affitto, more money)
- Abitante di un comune sotto i 40mila abitanti (se ha il mio stesso postino, questi saprà vita morte e miracoli)
Chi è invece la donna media che compra su Internet?
- Coniugata (Povero marit…coff…)
- Sopra i 45 anni
- Residente in comuni sopra i 40mila abitanti (ma il postino è ugualmente curioso, ci scommetto…Il mio sospetta traffichi droga, vista la mole di pacchi che ricevo)
Riguardo invece la frequenza di acquisto (e la connessa paura a farlo, come ho già scritto in un precedente articolo) nel 2013 si è registrato un incremento del 15% per cifre che ruotano attorno a quasi 13 miliardi di euro. Più del 55% degli intervistati ha dichiarato di aver fatto almeno una volta un acquisto online, mentre quasi il 55% ha ammesso di aver cercato qualche recensione su internet prima di comprarlo in un negozio fisico (in pratica, ciò che si faceva in passato leggendo Quattroruote prima di acquistare un’automobile).
Esistono poi due differenti tipi di acquirenti, chiamati in modo molto macho Ropo e Topo:
- ROPO (Research online, purchase offline): è proprio il caso appena descritto. Cerchi su internet e poi compri al negozio sotto casa.
- TOPO (Try offline, purchase online): provi un articolo in negozio, ti piace, lo compri online (a un prezzo inferiore).
Scopro dunque di essere un topo. Che bello.
Cosa frena gli italiani dal comprare online?
Sempre in risposto al mio precedente articolo il 44,4% ammette di non aver mai acquistato online. Perché? Ecco qualche risposta, in ordine di frequenza:
- è impossibile provare il prodotto prima (59,2%…insomma, non mi fido dei 300 precedenti acquirenti che l’hanno recensito…metti che sono tutti pagati per dire cose belle!)
- nutro scarsa fiducia in internet (53%…ma nessuno mi tolga il TG4)
- non mi piace non poter parlare con il venditore o il commesso (43,7%…insomma, non mi piace non potergli chiedere un’altra “carezzina” sul prezzo)
- non ho la connessione internet (38,3%…al di là degli scherzi, questo è un aspetto abbastanza grave, visto che limita la libertà di conoscenza in Italia, a favore sempre del TG4)
- non mi va di aspettare i tempi di spedizione (27,7%)
- ho paura mi clonino la carta di credito (23,8%)
- ho paura che il prodotto arrivi danneggiato o diverso da quello che ho ordinato (23,1%)
- avrei difficoltà a restituirlo nei casi suddetti (18,1%)
- non ho una carta di credito per fare acquisti online (12%)
- le spese di spedizione costano troppo (9,5%…ma per comprare i frollini scontati di un euro ne spendo tre in benzina)
Una speranza per il futuro
Italiano medio, su! Il passo verso il risparmio, l’acquisto consapevole, i gruppi di acquisto, la condivisione di informazioni e la fiducia nelle recensioni del prossimo è già a portata di click!
Per leggere l’intera indagine puoi scaricare il PDF da qui.
Dunque? Ti sei ritrovato in questo identikit o hai uno stile di acquisti online completamente diverso? In quel caso, condividilo pure con gli altri nei commenti, alla faccia di Confcommercio.
Ahahahahahah
mi hai fatto morire con la storia del Tg4!
Ottimo articolo!
Felice di averti donato un po’ di allegria :D