[Dopo quasi tre anni mi son deciso ad ampliare molto un articolo che, pur essendo ormai non del tutto inerente alle tematiche del sito, ha aiutato tante persone. Ti avviso, è un articolo lungo ma ora è diventata una vera e propria guida per installare un antifurto economico da solo, rendendolo più sicuro di uno di quelli che ti costano migliaia di euro ma fanno esattamente lo stesso]
Vuoi sapere come installare un antifurto/sistema d’allarme economico (ma efficiente)? In questa guida troverai tutto il necessario per creare da te un impianto (tranquillo, è semplicissimo e non ci vogliono particolari competenze), risparmiando molte centinaia di euro in più che pagheresti per un prodotto brandizzato (vedi Beghelli) o al solo installatore.
Certo, come dice un mio amico installatore “Se vogliono entrare, entrano“, quindi la funzione di un antifurto non è solo quello di scoraggiare (che secondo me è importante al 30%…paradossalmente) ma di informarti per tempo del fattaccio, così da potervi porre rimedio (o quantomeno contenere molto i danni).
Come fa un sistema d’allarme antifurto economico ad avvisarti?
Ci sono due possibilità:
- si tratta di un allarme antifurto collegato alla rete wi-fi di casa o dell’ufficio. Una volta che il sensore rileva qualcosa, la centralina manda un avviso al tuo smartphone tramite un’app installata. Vantaggi: nessuna spesa extra, velocità di avviso, possibilità di controllo in diretta della casa/ufficio se si dispone di telecamere. Svantaggi: se il ladro taglia i fili telefonici non funziona (a meno che non usi un trucchetto che scrivo alla fine), idem se taglia quelli elettrici (ma anche per questo c’è una soluzione)
- si tratta di un allarme antifurto GSM. All’interno della centralina puoi inserire una scheda SIM come quella dei cellulari (Tim, Wind, Vodafone, Tre…) cosicché, quando il sensore rileva qualcosa, essa compone il tuo numero di telefono e, se non rispondi, quello di altri numeri da te impostati, avvisandoti via telefono o sms dell’allarme. Vantaggi: non dipende dalla rete di casa, quindi non si può sabotare tagliando i fili. Svantaggi: se il credito della scheda telefonica che usi si esaurisce è praticamente inutile, quindi bisogna ricordarsi di ricaricarla periodicamente. Infatti non conviene fare un abbonamento tot al mese, limitandosi come una volta a pagare lo scatto alla risposta per ogni chiamata che fa (si spera il meno possibile). Inoltre non è il sistema giusto per luoghi dove non c’è campo (per ovvi motivi)
La terza possibilità che hai quando vuoi montare un sistema di allarme economico
Mettere sia un allarme collegato al wifi, sia uno con modulo GSM. Due distinti, dico…e non è un’esagerazione. Evita preoccupazioni per una serie di ragioni:
- Se ti arrivano notifiche contemporanee da entrambi, hai la certezza che non si tratta di un falso allarme
- Aumenti la possibilità di essere avvisato, perché un ladro può disabilitarne uno ma deve proprio sapere che ne hai due per distruggerli entrambi prima che ti mandino un avviso.
Sapendo quali comprare, la spesa non è che aumenti così tanto. Per esempio, si può montare il sistema iSmart Alarm (ne parlo tra poco) e un allarme compatto GSM che costa circa 69 euro su Amazon.
Con 170 euro hai due allarmi indipendenti e con tanto di telecamera. Più antifurto economico di così… ;)
Sistema di allarme cinese o di marca?
Eccone pro e contro.
1) Sistemi di allarme cinesi
Fino a qualche anno fa avrei consigliato uno dei tanti allarmi cinesi. Molti dicono che quelli più costosi limitano i falsi allarmi ma per esperienza non è tanto vero. Se abiti a un piano basso e passa un tir, facendo tremare tutta la casa, è difficile che un sensore acustico non suoni, sia che si tratti di uno cinese o di uno di grande marca (sempre fatto in Cina)
Gli allarmi cinesi solitamente hanno tutto ciò che può servire
– presenza di una batteria interna: permette di funzionare per diverso tempo anche se viene interrotta l’alimentazione elettrica
– presenza del combinatore GSM per essere avvisati tramite telefonata/sms quando scatta l’allarme. Inoltre permette di attivare e disattivare l’allarme semplicemente “telefonandogli” o spesso tramite SMS (nel caso in cui dimentichi il telecomando o questi si scarica).
I prezzi si aggirano attorno ai 100-200 euro e sono simili a questo:
Sotto si possono vedere gli accessori. In questo caso, da sinistra a destra, nella confezione si trova
- un sensore di movimento (detto sensore PIR): fa scattare l’allarme al rilevamento di uno spostamento umano (o animale, ma esistono pure quelli “pet friendly”, ossia in grado di capire se il movimento è animale, evitando di far scattare l’allarme, comodo se avete un cane o un gatto in casa). E’ wireless, quindi non servono cavi.
- un sensore magnetico: da applicare a porte e finestre, fa scattare l’allarme quando queste vengono aperte, in quanto si interrompe il circuito tra il sensore e una calamita, applicati rispettivamente sull’anta e sullo stipite. Attenzione a pulire bene le superfici prima di attaccare il biadesivo oppure di utilizzare dei chiodini, onde evitare che una delle due parti si stacchi, facendo crede alla centralina che la finestra/porta sia stata aperta. Inoltre bisogna evitare di montarli su infissi metallici perché può generare falsi allarmi. Anche questo genere di sensori è wireless.
- due telecomandi per l’attivazione/disattivazione
- una sirena da 110 decibel da collegare alla centralina con un cavo (esistono pure wireless comunque). Se non si collega, l’allarme non suona ma avvisa ugualmente via telefono.
Ovviamente si può installare più di un sensore di movimento, più di un sensore magnetico (uno a finestra, magari), avere otto telecomandi…c’è l’imbarazzo della scelta.
2) Sistemi di allarme di marca
Se andate da Leroy Merlin ne vedete di tutti i colori, ma è sconcertante vedere le differenze di prezzo quando nel 95% dei casi è sempre la stessa roba, con le stesse funzionalità. Si gioca sull’ignoranza della gente insomma, per la serie “più costa, meglio è”. Come no.
Quelli di marca hanno gli stessi accessori di quelli cinesi (sensori di movimento, magnetici etc) ma spesso implementano anche le telecamere, utilissime per sapere cosa diavolo stia succedendo a casa/ufficio quando scatta l’allarme, con la possibilità di poter pure urlare qualcosa al ladro grazie all’autoparlante integrato parlando direttamente tramite smartphone :)
I sistemi di allarme di marca si distinguono tra loro perché alcuni hanno la necessità di un abbonamento annuale (hanno una scheda SIM interna che tu non ricarichi perché comunica direttamente con loro) mentre altri non hanno nessun costo fisso.
Ovviamente consiglio i secondi, come per esempio l’onesto iSmart Alarm venduto spesso su Amazon a 99 euro che offre pure una telecamera con visione diurna e notturna in grado di registrare in automatico 30 secondi di clip video ogni volta che viene attivata da un movimento, salvando il tutto su internet. Tradotto: il tempo che il ladro se ne accorge, già la sua faccia è conservata online, quindi può pure distruggerla.
L’iSmart Alarm è del tipo wi-fi, quindi serve che il cubo che vedi qui sopra si collegato al router di casa/ufficio. Il resto è tutto senza fili e si può impostare la modalità “casa” che tiene in allerta solo i sensori di porte e finestre e non quelli di movimento interno (così non suona se andate a fare pipì di notte).
L’iSmart Alarm è compatibile con l’app IFTTT, ma di questo parlerò in un altro articolo.
Come installare un sistema d’allarme economico per la casa, ufficio o attività
Capito quali sono le differenze tra i vari sistemi, ecco come installare il tuo sistema di allarme economico a casa o in ufficio.
L’installazione è semplice e puoi fare tutto da solo. Nel 99% dei casi, come hai visto, c’è una centralina che rappresenta il cervello e i sensori che rappresentano appunto i sensi: come quando tocchi qualcosa di caldo la tua pelle comunica al cervello e questi fa si che tu possa ritrarre la mano, allo stesso modo quando un sensore percepisce qualcosa avvisa la centralina che avvisa te.
La centralina va montata in un posto non troppo “alla mano” (anche perché sarà rarissimo rimetterci mano dopo la prima installazione ma non così “fuori mano” da non poter essere raggiunta dal telecomando (di solito di questo uno se ne accorge quando è troppo tardi…!)
- Se è del tipo GSM basta che ci sia una presa elettrica vicina e che non sia posizionata dove il tuo smartphone solitamente non prende.
- Se è del tipo wifi è invece importante ci sia il router vicino per poterla collegare ad esso con un cavo ethernet (impossibile sbagliare come farlo…lo capirai avendo il cavo in mano). Anche se alcuni sistemi dopo l’installazione ti dicono che puoi scollegare il cavo e mettere la centralina dove vuoi, per quanto possibile lasciala collegata col cavo al router…Il collegamento è più sicuro e bypassa eventuali anomalie del wifi che possono esserci a casa. Esistono cavi lunghi pure 10 metri, quindi se hai un mobile dietro il quale farlo passare alla fine non è necessario stiano vicini.
A quel punto basta seguire le istruzioni incluse nella confezione di ciascun sistema.
- Nel caso della centralina GSM di solito i sensori che trovi nella confezione sono già configurati, quindi non c’è da fare nulla: staranno in allerta dal momento in cui li attiverai col telecomando. Il massimo che c’è da fare è inserire la tua scheda SIM (comprata a parte, chiedine una semplicissima a consumo, senza giga per i dati, non farti appioppare robe con abbonamenti costosi che sarebbero utili solo in uno smartphone)
- Nel caso degli allarmi wifi, dovrai installare sul tuo smartphone l’app del produttore (trovi il link nelle istruzioni oppure puoi cercarla nel Play Store o App Store) e lei ti guiderà alla configurazione della centralina con la rete wifi di casa/ufficio in modo molto semplice. E se hai difficoltà, i vari produttori hanno forum di aiuto nel proprio sito e si risolve tutto in poco tempo. Ovviamente con l’app puoi controllare il sistema, armarlo/disarmarlo e, se presenti, osservare cosa succede tramite telecamere anche quando sei fuori casa.
6 consigli d’oro da tenere in considerazione quando installi un sistema di allarme economico (e non)
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Se la centralina non possiede una “batteria tampone”, ossia quella che in assenza di corrente elettrica consente all’allarme di restare operativo, una buona (anzi ottima) idea è quella di usare un gruppo di continuità economico da collegare tra la presa elettrica e l’allarme. Non solo difende le apparecchiature dagli sbalzi di corrente ma garantisce il funzionamento dell’antifurto e, se siete furbi e collegate pure lui, del router wifi che magari lo fa funzionare e vi avvisa per tempo di intrusioni. Tradotto: tolgono la luce pensando di mettere ko l’antifurto? L’allarme continuerà a funzionare.
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Non è necessario mettere mille sensori uno vicino all’altro: meglio uno per stanza (di normali dimensioni) ben posizionato che tre a coprire dieci metri quadri. Non è vero che più ne metti, meglio è. Più sono, infatti, più manutenzione c’è da fare e superiore è il rischio di falsi allarmi per malfunzionamento.
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Attenzione a come attacchi i sensori! Lo ripeto: usare solo il biadesivo o non assicurarli bene sui muri equivale a spaventi sicuri a causa di falsi allarmi.
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Attenzione alle batterie! Un sistema d’allarme economico ha un pregio che è anche un difetto per certi versi: i sensori wireless si alimentano a batterie (normali 9v o AAA). Ciò è un bene perché puoi montarli dove vuoi, senza essere vicino a prese elettriche. E’ anche un male perché i mesi passano veloci e può capitare di scordarsi di cambiarle. Risultato: sensore inutilizzabile. Ti consiglio di prendere un appunto o fissare un promemoria sul cellulare impostato a 3-4 mesi così da dover fare un lavoraccio quando ti renderai conto che l’allarme non funziona da qualche settimana. Di solito durano di più di 3-4 mesi ma è sempre meglio essere certi perché per la legge di Murphy servono solo quando sono scarichi. Nota che i sensori che si azionano più spesso, come quelli di movimento o quelli magnetici, si scaricano prima.
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Se decidi di installare sensori di fumo e/o per rilevare fughe di metano non posso che darti ragione: non sono indispensabili e contro i ladri non servono a nulla ma se vuoi un ulteriore grado di sicurezza sappi che si attivano anche se la centralina è disattivata (dando per scontato che ti interessi sapere se c’è una fuga di gas anche mentre sei a casa…). E’ importantissimo non metterli proprio sopra i fornelli. Fumo e qualche perdita di gas (ad esempio tardando ad accendere un fuoco) sono nella norma. Mettendoli un paio di metri più in là l’eventuale rilevamento sarà più attendibile.
- All’inizio dell’articolo dicevo che se usi un sistema di allarme wifi e il ladro taglia i figli del telefono, ti attacchi al tram. Un buon escamotage può essere quello di usare un vecchio smartphone come router portatile (o direttamente un router 4G con scheda SIM che si trova a 80-90 euro) grazie al tethering. Farlo è una sciocchezza e ti consente di usare un allarme wifi pure dove non ti arriva la linea fissa, ADSL o fibra che sia, come una rimessa o un garage.
Un trucchetto da buon vicino quando installi un allarme
Per evitare di dare spettacolo e/o rompere le scatole in modo controproducente (visto che si innesca la versione moderna della storiella “Al lupo! Al lupo!”) per una decina di giorni dopo che monti l’allarme, usalo normalmente ma togli la sirena. Sarà un periodo di test per capire se hai fatto tutto bene o c’è qualcosa che scatena falsi allarmi. In quel caso, sarai avvisato ma la sirena non suonerà, quindi potrai fare tutto in modo discreto. Una volta passato quel periodo, se va tutto bene, puoi anche rimetterla.
E’ tutto…per ora.
A breve vedrò di illustrare come abbinare questo sistema d’allarme economico a delle telecamere (anch’esse a basso prezzo e alta resa) che diventeranno preziose compagne di viaggio.
Nel frattempo spero di averti aiutato ;)
N.B. Mi sembra superfluo scriverlo ma è sempre bene specificare come non possa essere ritenuto responsabile per qualunque evento possa accedere in relazione ai contenuti del presente articolo, scritto a puro scopo informativo.
8 comments
Ciao massimo beato te che ti trovi bene con questi allarmi io di solito monto allarmi filari ma per fare un favore mi sono impelagato con allarme cinese dato 2 volte indietro perché non componeva giusto i numeri e neanche il messaggio d’allarme in più il venditore ebay non risponde più bella sola ciao scusa se ti ho annoiato
Ma che annoiato! In quel caso meglio Amazon, almeno sono costretti a cambiarli…Dalla mia esperienza tanto può andare benissimo (in campagna ne ho uno da quattro anni che funziona una bellezza) tanto male (si scassa dopo sei mesi senza motivo) o malissimo (il tuo caso). Quello filare ovviamente è il non plus ultra…Che tipo avevi preso, per curiositò?
Ciao, ho letto con interesse l’articolo che approvo al 98%… Purtroppo non avete parlato dei Jammer e dei sensori Anti-Jammer in vendita, per completare con un bel margine di sicurezza in più una centrale Wireless/GSM. Servono a poco 2 o più centrali in più se vengono accecate con diverse portanti radio contemporaneamente. L’unica soluzione fattibile per avere un allarme sicuro con queste centrali è l’Anti-Jammer, una scheda esterna alla centrale che rileva l’oscuramento della/e frequenza/e di lavoro della centrale facendo scattare l’allarme. E’ evidente che in questa condizione (accecamento da radiofrequenza) la centrale non potrà comunicare con l’esterno,quindi il procurato allarme avverrà o con sirena ext/int. e/o mandando un impulso di allarme ad un combinatore telefonico per rete fissa. (chi ce l’ha)
Le centrali cinesi vanno benissimo quando vanno, il problema non sono gli ingegneri dei progetti molto spesso clonati, ma la componentistica elettronica non di prima scelta e il controllo qualità assente. Quindi se si compera cinese a “poco” prezzo, dobbiamo tenere in considerazione queste cose importanti che si traducono in poca affidabilità. Se siamo fortunati la centrale durerà anni, altrimenti si guasterà.
Aldo, che dire: un contributo eccellente, grazie! Conoscevo i jammer ma da quello che mi pare di intuire sono più diffusi di quanto credessi. Io pensavo non fossero alla portata del classico ladruncolo, per quanto su Wish si trovano pure…Hai qualche altro consiglio, considerando che ora gli allarmi viaggiano molto pure in modalità wireless e immagino la prima cosa che facciano i ladri è tagliare i fili del telefono?
Ci sono ladri di polli e ladri da casseforti. Per i primi va benissimo la cinesata funzionante e con anti-jamming, collegata anche alla linea telefonica occultata in maniera intelligente, utilizzando sensori antimanomissione per porte e finestre e PIR NORMALI PROFESSIONALI (quelli che costano 70/80 euro l’uno, e non 13 euro) magari a filo,che limitino al massimo i falsi allarmi, ma che intervengano anche con una forte luce contro, quelli per cani,gatti,criceti e pulcini lasciateli perdere! Chi ha animali vaganti per casa metta solo sensori perimetrali (porte/finestre) seri. Sirena interna, quella esterna serve solo come disturbo alla quiete pubblica ma soprattutto ai ladri per capire come muoversi. Se non vedono nulla NON SANNO NULLA.Per i ladri di casseforti, quelli che vanno nelle ville o quartieri benestanti è buona norma affiancare anche un ottimo sistema di videosorveglianza A FILO. Centrale a filo PROFESSIONALE dotata di combinatore telefonico tradizionale e GSM, per il wireless almeno a tripla frequenza anche se con i jammer serve a poco. Nel caso di una centrale professionale la dotazione dell’anti-jammer dovrebbe essere comunque interna di serie.
I Jammer sono trasmettitori di onde radio (portante radio) che con la loro potenza sovrastano la frequenza desiderata accecando il ricevitore della centrale wireless, della telecamera wireless e dei GPS. Oggi sono il primo strumento per i ladri. Non c’è ladro senza Jammer! Ci sono i multifrequenza occultati in valigie per coprire ampie aree e i mono frequenza per brevi distanze grossi come un piccolo telecomando TV.
Personalmente sconsiglio un qualsiasi impianto wireless, ma consiglio solo un impianto misto per l’antifurto e solo filare per la videosorveglianza. Entrambi sotto un bel gruppo di continuità ad onda sinusoidale pura per evitare interferenze e che in caso di blackout prolungato voluto,mantenga la sicurezza attiva per 4/6 ore, quindi un gruppo da 2500VA. Termino, raccomandando di installare gli impianti MURATI. La comodità e la pigrizia del wireless prima o poi si paga salata! (spero ovviamente mai) Sensori occultati e fili murati come un impianto elettrico. Costa, ma la sicurezza personale non deve essere un giochino di programmazione centrale e dire ho fatto l’impianto.
Genio! Grazie di cuore! :)
Nel paragrafo dei Jammer parlava dei GPS: suppongo sia un refuso e che intendesse GSM.
Ma a quel punto, se un ladro è un minimo furbo,
taglia i fili del telefono e contemporaneamente attiva il jammer GSM.
A quel punto potrà agire indisturbato, o sbaglio?
(ok ci sarà il rumore della sirena, ma solo finchè non riescono a strapparla e buttarla in un secchio d’acqua…)
Come risolvere?
Telefono satellitare? (magari usa frequenze diverse e non è oscurato dai “normali” Jammer)
Per come la penso io,l impianto antifurto pùo bastare che sia decente con buoni sensori in quantità sufficiente,stabilire un metodo(o entrambi) di comunicazione gsm o wifi ,magari un minigruppo di continuità e magari pure qualche telecamera che ormai te le buttano dietro.
Questo per i ladri di polli e poco più.
I ladri seri studiano, fanno in modo(con aggressione o minaccia o furbizia) che LA VITTIMA li faccia entrare in casa con ANTIFURTO ORMAI DISATTIVATO DALLO STESSO PROPRIETARIO e il resto lo potete immaginare….(e ricordare dalle varie cronache locali)
scusate il terrorismo